Albenga. Come da programma, questa mattina, ad Albenga è andato in scena il consiglio comunale straordinario chiesto dalla minoranza sulla questione dei terreni agricoli. A dispetto del detto secondo cui “a Natale sono tutti più buoni”, il confronto è stato piuttosto acceso, ma non è servito a spianare la strada alla delibera proposta dai consiglieri di minoranza di Forza Italia (Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone) e della Lega Nord (Rosy Guarnieri e Cristina Porro).
La maggioranza ha infatti votato contro la delibera (coì come due consiglieri di minoranza Massimiliano Nucera e Francesco Di Lieto). Una scelta che il capogruppo del Pd in consiglio Emanuela Guerra motiva così: “Il documento così come era formulato non era votabile. Lo avevamo già spiegato ai capogruppo di minoranza invitandoli a ritirarlo, ma non ci hanno ascoltato. Il nostro voto negativo non è motivato dal disenteresse per la questione che, al contrario, è per noi di primaria importanza. Visto che la situazione sull’applicazione dell’Imu sui terreni agricoli è ancora molto confusa, abbiamo ritenuto giusto attendere le decisioni del Governo”.
La maggioranza consiliare ha scelto quindi la via della prudenza: “Su questi argomenti non si scherza. La delibera aveva anche il parere negativo, sia tecnico che contabile, da parte del dirigente e quindi non sarebbe stato corretto approvarla. Anche alla luce del pronunciamento del Tar del Lazio dopo il ricorso presentato da Anci Liguria ci sembrava più che mai giusto aspettare gli sviluppi della vicenda anche a livello nazionale. Questo non significa però che, qualore si rendesse necessario, l’amministrazione di Albenga non sia pronta ad intervenire in aiuto delle aziende agricole”.
A margine del consiglio comunale “natalizio” c’è stato spazio anche per un nuovo attacco all’assessore all’agricoltura Alessandro Andreis. A lanciarlo è stato il consigliere forzista Eraldo Ciangherotti che, anche attraverso i social network, ha accusato Andreis di aver paragonato le aziende agricole ingaune ai panda: “Davanti alla nostra proposta di alzare la voce contro le tassazioni inique l’assessore Andreis ha replicato che è ‘ingiusto troppo protezionismo nei confronti delle aziende agricole ingaune, che non sono panda e cioè una specie protetta. Sono imprese competitive sul mercato internazionale'”.
Ciangherotti ha quindi accusato Andreis di non essersi voluto impegnare in aiuto degli agricoltori: “In quattro abbiamo votato a favore della delibera per sgravare di more e interessi, per sei mesi dalla scadenza, chi paga l’Imu agricolo in modo anomalo o in ritardo, mentre gli altri consiglieri hanno votato contro. Esprimiamo solidarietà ancora più forte alle nostre aziende agricole”.
Parole alle quali Andreis ha voluto replicare per evitare fraintendimenti: “Il consigliere Ciangherotti ha estrapolato una mia frase dando un’interpretazione tutta sua. Nel mio intervento, durato oltre cinque minuti, ho ovviamente riconosciuto le difficoltà delle aziende agricole. Poi ho espresso un concetto ben preciso: ovvero che bisogna agire per rendere le imprese agricole concorrenziali sul mercato nazionale e internazionale e non ricordarci di loro sono quando sono in difficoltà”.
“Bisogna – ha proseguito l’assessore – fare una programmazione che consenta di dare alle aziende strumenti per competere. Per farlo bisogna pensare ad azioni sul nuovo piano urbanistico comuinale e salvaguardare il territorio, temi dei quali la precedente amministrazione non si è mai preoccupata. Non avrei voluto essere polemico, ma visto che sono stato tirato in ballo mi sono sentito in dovere di precisare il senso delle mie parole. Se lo avessi fatto in Consiglio forse sarei stato più comprensibile alle loro orecchie, solo capaci ad ascoltare il suono del pessimismo, del continuo battibecco fine a se stesso. Quello che volevo dire era di non strumentalizzare le aziende agricole ricordandocene solo quando sono in difficoltà. E’ una problematica che deve entrare nella programmazione regolare delle amministrazioni. Ricordarsi degli agricoltori solo quando stanno a rischio di ‘estinzione’ è troppo poco, servono strumenti per incrementare la loro capacità di stare sul mercato e la nostra amministrazione saprà lavorare con le associazioni di categoria perché questo avvenga”.
Parole in difesa del lavoro di Andreis sono arrivate anche dal capogruppo del Pd Emanuela Guerra: “Quelle contro di lui sono accuse prive di fondamento. Ha tenuto contatti con le aziende agricole e si è impegnato molto per trovare una soluzione a questo problema”.