Economia

Crisi settore termoelettrico, incontro al Mise. I sindacati: “Fare presto per strategia di rilancio”

presidio tirreno power

Vado Ligure. In attesa del vertice a Palazzo Chigi del 23 dicembre su Tirreno Power, incontro al Mise sulla crisi del settore termoelettrico in Italia: presenti le imprese e le associazioni del settore, i sindacati Filctem‐Cgil, Flaei‐Cisl, Uiltec‐Uil. In apertura dell’incontro, il vice ministro Claudio De Vincenti ha reso noto una ricerca, commissionata dallo stesso ministero, che ‐ in estrema sintesi – ha tratteggiato per l’intero settore un futuro non certo idilliaco i cui margini ormai non risultano essere sufficienti a coprire né i costi fissi, né tantomeno la remunerazione del capitale investito.

In particolare lo stesso vice ministro ha riconosciuto la forte riduzione della quota di mercato oggi contendibile e che potrebbe essere ulteriormente ridotta dalla prevista crescita delle fonti energetiche rinnovabili.

“Processo questo, peraltro fortemente distorto che vede il mercato dei servizi di dispacciamento tre volte più remunerativo della Borsa elettrica. L’introduzione quindi del cosiddetto “capacity market” a regime e del “capacity payment” non possono essere
sufficienti a risolvere il problema della sovracapacità elettrica” dicono i sindacati.

“Come organizzazioni sindacali abbiamo sostenuto che in questo contesto sarebbe opportuna una sospensione temporanea del mercato e misure per la diffusione dell’uso efficiente del vettore elettrico, a sostegno della ripresa dei consumi”.

I sindacati, oltre a ribadire la drammaticità della situazione ( per la generazione sarebbero a rischio chiusura un numero rilevante di impianti) hanno chiesto a gran voce un piano per gestire questo processo di “allarme lavoro” avanzando l’idea di una “cabina di regia” che ponga al centro strumenti di solidarietà e di reimpiego nell’intero settore.

Il vice ministro De Vincenti, sensibile alle richieste dei sindacati, ha chiesto il contributo delle imprese per comprendere meglio le pesanti ripercussioni e ridisegnare lo scenario per il 2015 che dovrà – sia pure immaginando una riduzione programmata delle capacità – far rinascere il mercato dell’elettricità, oggi in evidente fase di depressione e affanno.

Prevista una nuova riunione al ministero per il 20 gennaio 2015. Naturalmente, le organizzazioni sindacali hanno sottolineato l’importanza dell’incontro a Palazzo Chigi per Tirreno Power e la centrale di Vado Ligure, ricordando l’importanza di poter garantire una continuità produttiva al sito vadese.