Albenga. Gioco d’azzardo e raccolta di scommesse sportive senza avere la necessaria licenza. Erano queste le gravi accuse contestate ad un cinquantunenne di Villanova D’Albenga, Marcello C., che nel luglio del 2010 era il legale rapopresentante di un circolo privato di Albenga, il “Joker Club”, nel quale si riunivano giocatori di poker. I guai erano iniziati nel luglio del 2010 dopo un blitz della Guardia di Finanza che aveva contestato appunto l’irregolarità dei tornei di “Texas hold’em” organizzati dal circolo.
Per il responsabile del “Joker Club” era quindi arrivata una denuncia seguita poi dal rinvio a giudizio. Questa mattina il processo si è concluso però con una sentenza di assoluzione per tutti i fatti contestati (“perché il fatto non costituisce reato” per l’accusa di esercizio abusivo dell’attività di raccolta scommesse e “perché il fatto non sussiste” da quella di aver agevolato il gioco d’azzardo). I difensori dell’imputato, gli avvocati Mariateresa Parrelli e Carla Adorno, hanno infatti dimostrato la regolarità delle attività svolte all’interno del circolo (che nel frattempo però, proprio a causa dei problemi legati all’indagine penale, ha chiuso).
Per quanto riguarda il filone delle scommesse i legali hanno chiarito che i soci del “Joker Club” avevano la possibilità di scommettere dal locale, ma in maniera autonoma e utilizzando ciascuno il proprio account sui portali dedicati alle scommesse. Da parte del titolare del circolo non c’era quindi nessun tipo di attività di mediazione, organizzazione o raccolta delle puntate sugli eventi sportivi. Sul fronte dell’accusa di agevolazione del gioco d’azzardo gli avvocati Parrelli e Adorno, facendo riferimento ad una sentenza della Corte di Cassazione (la numero 32835 del 29 luglio 2013), hanno dimostrato che i tornei di poker texano organizzati nel circolo ingauno erano legali.
“La Cassazione ha stabilito che i tornei di poker texas hold’em non sono un gioco d’azzardo dal momento che si tratta di un gioco in cui l’abilità prevale sull’alea. Nella sentenza inoltre sono indicate alcune caratteristiche che devono avere i tornei come per esempio una quota d’iscrizione esigua così come i montepremi. Caratteristiche che nel circolo del nostro assistito erano rispettate” precisa l’avvocato Parrelli.