Savona. Mantenere il Savona Fbc tra i professionisti, secondo quanto ribadito da Aldo Dellepiane, rientra tra le priorità della società anche dopo l’improvvisa svolta ufficializzata ieri.
Il campionato prevede solamente tre retrocessioni per ogni girone, tuttavia evitare di precipitare in Serie D non sarà facile. Sotto la guida di Arturo Di Napoli i biancoblù hanno raccolto 22 punti in 17 partite: un buon bottino, grazie al quale si mantengono a + 4 sulla zona playout. Le sette formazioni che seguono gli Striscioni, però, stanno dimostrando di essere ancora tutte “in vita”, decise a raggiungere l’obiettivo salvezza e molto di esse, nell’imminente mercato, si rafforzeranno.
Mentre la società sta sfoltendo la rosa (hanno salutato anche Raffaele Rosato e Mirko Pennesi), nell’attesa di movimenti in arrivo, la curiosità è rivolta alla nuova figura che ha il compito di condurre il Savona alla permanenza nella categoria: Antonio Aloisi.
In un panorama calcistico ricco di allenatori in “pausa forzata”, a causa del numero di squadre sempre più ridotto, la dirigenza savonese è andata a pescare ad Ascoli Piceno, terra del 46enne Antonio Aloisi.
Aloisi ha già avuto modo di informarsi sulla sua nuova squadra. “Ho visto giocare il Savona qualche volta in televisione – afferma -, so che ha cambiato modulo dall’inizio dell’anno. Ha una buona posizione di classifica, segno che c’è un lavoro importante dietro e la rosa non è così da buttare via, anzi. In questi due giorni ho avuto modo di valutarla e mi sembra ci sia una buona base di partenza. Cercheremo di intervenire dove è possibile con innesti giusti e mirati. Di certo occorre sfoltire la rosa perché trentaquattro giocatori sono un po’ troppi”.
Come ogni tecnico, l’ascolano apporterà modifiche alla formazione, secondo il suo credo calcistico. Ma la trasferta di Teramo è dietro l’angolo. “Non avendo avuto molto tempo per poter cambiare credo di non muovere troppo la situazione – spiega Aloisi -. La squadra ha vinto l’ultima partita attuando il 3-5-2, ci saranno forse dei correttivi negli uomini. Ma sostanzialmente non andrò a toccare grandi cose, non avendo tempo. Con il periodo natalizio avrò la possibilità di lavorare con più tranquillità senza la gara che incombe”.
Aloisi ha un passato da calciatore ed ha raggiunto alti livelli nel ruolo di difensore, dopo aver giocato come attaccante nelle giovanili. “L’allenatore deve avere chiare in testa le due fasi di gioco, di possesso e non possesso – spiega -. Andrò a lavorare sul gruppo in maniera decisa, senza prediligere un reparto piuttosto che l’altro. Ho fatto l’attaccante a livello giovanile e il difensore da professionista, ma credo che un allenatore debba essere bravo a cercare di amalgamare nel miglior modo possibile i tre reparti. Le mie esperienze mi aiuteranno a dare un qualcosa in più ai ragazzi, ma andrò sicuramente a lavorare sul collettivo”.
Tra le prime, immancabili critiche della piazza alla dirigenza, c’è la scarsa esperienza del nuovo tecnico. La sua carriera da allenatore è iniziata nel 2007 in Serie D con la Santegidiese, unica prima squadra da lui guidata. In seguito gli è stata affidata la panchina degli Allievi nazionali della Reggina e della Primavera dell’Ascoli. Lo scorso anno ha allenato la Primavera dell’Avellino, dimettendosi dopo due sole giornate. I numeri non sono dalla sua parte, dato che secondo alcune statistiche che sono state redatte, avrebbe il 64% di sconfitte. I risultati, comunque, soprattutto in ambito giovanile, vanno ponderati con le rose avute a disposizione.
Enrico Santucci, ad del Savona Fbc, ha ammesso come “il curriculum del mister non sia eccezionale”, ribadendo, tuttavia, che “si tratta di un giovane”, invitando la tifoseria a “lasciarlo lavorare, giudicandolo a fine campionato per quello che avrà fatto”. Aloisi dovrà ben presto conquistarsi la fiducia di una piazza molto critica, partendo dalla difficile trasferta di Teramo.
“L’esperienza, se uno non inizia, non può mai farla – dichiara il mister -. Parto da una base importante avendo lavorato in settori giovanili di società importanti e ho fatto l’allenatore in seconda in Serie B con Massimo Silva ad Ascoli quindi la mia gavetta l’ho fatta. Ora è chiaro che cambia tutto, avendo la responsabilità di una prima squadra di Lega Pro. Credo di avere gli strumenti giusti per poter essere d’aiuto a questa squadra e questa società e fare un buon lavoro”.
Aloisi conclude con la sua promessa alla tifoseria biancoblù: “Lavorare sempre con grande serietà, essere professionisti e professionali. Le risposte migliori le possiamo dare soltanto in campo. La promessa è impegnarci a fondo per migliorare questa situazione”.