Vado Ligure. C’è tempo fino a marzo 2015. Non si tratta certo di un ultimatum, ma “adesso è necessario che Bombardier dia gambe agli ultimi positivi sviluppi, perché da troppo tempo sentiamo solo parole e non fatti”. Soddisfazione, ma anche concretezza da parte della Fiom Cgil, dopo l’accordo tra Regione e azienda sul futuro del gruppo e dello stabilimento di Vado.
“E’ stata sancita dopo quattro anni – spiega Andrea Pasa, segretario generale savonese – la possibilità che Bombardier si decida a fare l’investimento auspicato da tanto tempo sullo stabilimento di Vado. Il protocollo firmato venerdì scorso stabilisce la possibilità da parte della Regione di riconoscere l’azienda come strategica per il territorio. Non possiamo che tetimoniare il nostro plauso alle istituzioni e provare, come sindacati, un briciolo di orgoglio”.
Con l’accordo si potranno infatti sbloccare fondi per ricerca, sviluppo, omologazione e rifacimento del sito vadese. Ed è proprio in questa direzione che la Fiom si aspetta vadano le cose. “Si è tenuta questa mattina la prima assemblea dei lavoratori, ce ne sarà un’altra nel pomeriggio. Si è registrato solo un contrario e un astenuto e le maestranze hanno dato a larghissima maggioranza il mandato di continuare su questo percorso alle organizzazioni sindacali”.
I tempi per il rilancio sono però stretti. A luglio andranno in esaurimento le quattro attuali produzioni ed entro pochi mesi bisognerà tornare a programmare il futuro del sito. Intanto le prime decisioni dell’azienda sulla questione della progettazione si aspettano per gennaio. “Quindi – conclude Pasa – da qui a marzo si dovrà concludere positivamente iter. Il primo tassello è stato messo”.