Andora. Assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Si è concluso con questa sentenza il processo che ruotava intorno ad una presunta truffa in relazione alla vendita di un immobile in località Rollo ad Andora. A giudizio c’erano l’ex proprietaria dell’immobile, Maria Maciocio, di Savona e il geometra che si occupò della pratica, il consigliere comunale di Andora Domani (e candidato sindaco alle ultime elezioni) Paolo Morelli.
Il professionista andorese doveva rispondere dell’accusa di falsità ideologica, mentre l’altra imputata era accusata di truffa e falso. La tesi della Procura era che al momento di vendere l’immobile finito al centro del procedimento, nel febbraio del 2008, nell’atto notarile fosse stato dichiarato falsamente che gli interventi edilizi eseguiti erano tutti regolari (come attestavano le denunce di inizio attività presentate al comune di Andora) e che l’oggetto della compravendita non aveva alcun vincolo. Condizioni che avrebbero indotto l’acquirente, una società edile, in errore. Di qui la contestazione di truffa (per un valore di 350 mila euro, ovvero il prezzo di vendita dell’immobile).
Il geometre Morelli era rimasto a sua volta coinvolto nel procedimento in qualità di progettista incaricato dalla proprietaria dell’immobile. Il professionista infatti, nell’ottobre del 2006, aveva presentato al Comune di Andora una Dia relativa ad interventi urbanistici con dati che, secondo l’accusa, erano scorretti.
Sulla vicenda il consigliere comunale Morelli ha precisato: “Voglio esprimere la mia personale soddisfazione per l’esito dell’annosa vicenda, ribadendo e ricordando come già, a suo tempo, avessi espresso la massima fiducia e stima nel lavoro della magistratura. In un paese civile, quale siamo, e soprattutto in un procedimento penale, è opportuno che tutti, prima dare giudizi sulle persone, attendano gli esiti delle vicende processuali per non incorrere in errori di valutazione dettati da affermazione affrettate”.
Dopo la scorsa udienza Morelli aveva precisato: “Se non ricordo male nella pratica era stato riscontrato un errore grafico che poi era stato segnalato e corretto. Per mia esperienza personale posso dire che sono sempre uscito bene da questi procedimenti. Ho sempre avuto la fortuna di incontrare giudici che hanno compreso quali fossero veramente le situazioni”.