Cronaca

Violenza sulle donne, i dati della regione nell’ultimo biennio. A Cairo in arrivo la polizia locale h24

violenza donne
Foto d'archivio

Liguria. Anche per il 2014 la Regione Liguria ha attivato una serie di misure non solo per aumentare la sicurezza urbana, ma anche per tutelare le persone all’interno delle mura di casa. Rientra pienamente in questo ambito il protocollo d’intesa firmato con Prefettura di Genova, Procura, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Università di Genova e le strutture sanitarie della Asl 3 Genovese, Asl 4 Chiavarese e gli Ospedali San Martino, Galliera, Gaslini e Evangelico.

“Proprio per far emergere tutti gli episodi di violenza di genere – ha spiegato l’assessore Montaldo – abbiamo firmato questa intesa con l’obiettivo di prendere in carico le donne in difficoltà, quello che abbiamo chiamato percorso rosa. Dopo la denuncia dell’interessato o la segnalazione dell’ospedale, la tutela sociale e la prevenzione di ulteriori episodi viene gestita da una struttura di coordinamento regionale”.

Primo risultato di questo protocollo la consapevolezza di quante donne si presentano nei pronto soccorso della provincia di Genova a causa di una violenza: 604 nel biennio 2012-2013 almeno una volta; di queste 425 hanno avuto almeno due accessi al pronto soccorso per violenze, 68 tre accessi e 34 oltre i tre accessi. Inoltre sono 368 le pazienti che nell’area genovese si sono presentate al pronto soccorso almeno tre volte, con un episodio dichiarato per violenza e altri attribuiti a trauma accidentale e infortunio domestico, nascondendo probabilmente una realtà ben peggiore.

Inoltre si sta per attivare, insieme all’Università di Genova, un master dedicato al personale delle polizie locali per la prevenzione e la gestione della violenza in ambito famigliare e di genere, attraverso la Fondazione Scuola interregionale di Polizia locale con sede a Modena, di cui la Regione è fondatrice insieme a Toscana ed Emilia.
Per contribuire alla dissuasione degli episodi di violenza urbana, la Regione ha finanziato il ripristino della rete di videosorveglianza lungo l’asse che da via Sampierdarena e Lungomare Canepa arriva fino a Sestri Ponente.

Inoltre, incoraggiando l’accorpamento degli enti locali, la Regione ha sviluppato un modello di distretto di polizia locale ispirato da forme aggregative volontarie per offrire servizi h24, che si svilupperà con i distretti di Recco-Golfo Paradiso e di Cairo Montenotte.