Economia

Tirreno Power, verso la Conferenza dei Servizi: sindacati chiedono al Ministero dell’Ambiente di poter essere presenti

tirreno power corteo savona

Vado Ligure. L’appuntamento più importante per Tirreno Power si avvicina: è infatti fissata per il prossimo 18 novembre a Roma la Conferenza dei Servizi che dovrebbe dire una parola definitiva sull’Aia, autorizzazione ambientale indispensabile per far ripartire l’attività della centrale elettrica di Vado Ligure.

Mentre lunedì prossimo in comune a Vado si terrà un incontro tra sindaci e sindacati in vista dell’appuntamento romano, i sindacati scrivono al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, chiedendo di poter assistere alla Conferenza dei Servizi.

“L’attenzione di tutti – spiegano FILCTEM‐CGIL, FLAEI‐CISL, UILTEC‐UIL – è concentrata sulle posizioni che il Ministero da Lei presieduto sosterrà durante la Conferenza dei Servizi per il rilascio dell’AIA. Rileviamo che il PIC espresso dal Gruppo Istruttore contiene elementi evidenti di inapplicabilità e iniquità di alcune prescrizioni”.

“Vale solo la pena di ricordare – continuano i sindacati – che la Centrale di Vado non ha mai superato i limiti inquinanti previsti dalla legge; dalla chiusura della Centrale ad oggi i livelli di inquinamento registrati sono rimasti sostanzialmente identici; l’Azienda continua a manifestare la volontà di investire sull’Impianto di Vado”.

“Non comprendiamo per quale motivo il suo Ministero non si esprima sull’esistenza o meno di problemi ambientali nell’area, che giustifichino prescrizioni diverse da quelle stabilite per altre centrali analoghe. La situazione è paradossale laddove è manifesta la grave crisi sociale che si sta creando”.

“Sarebbe per noi necessario – concludono i sindacati – capire le Vostre posizioni prima dell’incontro del giorno 18 al fine di poter contribuire, per la parte che ci riguarda, ad una soluzione equa della vicenda Tirreno Power. Per questi motivi, cogliamo l’occasione per chiedere di poter essere presenti, come Federazioni nazionali di categoria, alla Conferenza dei Servizi”.

Ecco il testo integrale della lettera