Albenga. Le elezioni provinciali come un “gratta e vinci”? A proporre il parallelo è Alberto Passino, di Talea d’Albenga, che interviene nella querelle sulle deleghe assegnate dalla presidente Monica Giuliano (esponente del Pd) al forzista Ciangherotti facendo ironia sul percorso che ha portato il sindaco di Vado Ligure sulla poltrona che fu di Vaccarezza.
“Sembra di risentire quella campagna pubblicitaria di un noto gioco a premi del monopolio di stato che ha come slogan ‘ti piace vincere facile?!’ e chiude sempre con la raccomandazione ‘gioca senza esagerare!’ – è il paragone di Passino – Questa può essere la sintesi dell’esordio in provincia di Monica Giuliano, unica candidata a presidente, oggi messa già in mora dallo stesso sistema che l’ha eletta”.
L’opinione dell’esponente di Talea d’Albenga è che “sarebbe stato meglio se le provincie fossero state chiuse, e personale e funzioni redistribuiti tra regione e comuni che vanno verso l’unione o altre forme associate, anziché lasciare queste forme ibride che non rappresentano nessuno e che ben poco potranno fare per il territorio, visto il taglio drastico delle risorse ad esse destinate”.
“Ma sopratutto credo che oggi – specifica Passino – più che di sentir parlare di Giuliano o Ciangherotti, di equilibri politici disattesi da alcuni o del gongolare irrefrenabile di altri, alla gente interessi avere risposte sulla calamità che li ha colpiti in tutta la provincia nelle scorse settimane, e che in alcuni casi li ha lasciati in ginocchio”.
“Ora la ricreazione e’ finita – conclude Passino – non si può più ‘giocare’, c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare per il nostro territorio”.