Cronaca

Sentenze sottotetti e Sla, linea dura della Procura sulle assoluzioni: i pm le impugneranno

Procura Savona

Savona. Rimodellare la struttura organizzativa dell’ufficio per fare in modo che, quando al dibattimento si affrontano udienze relative a vicende di una certa rilevanza (in particolare in materia ambientale), in aula siano presenti magistrati togati. E’ l’obiettivo che la Procura di Savona si è prefissata di raggungere nei prossimi mesi.

A dettare questa linea è il Procuratore Francantonio Granero in persona che punta anche a fare in modo che, ogni sentenza non condivisa dai magistrati, vada impugnata. Un concetto che, in passato, era già stato ascoltato nei corridoi del sesto piano di palazzo di giustizia, e ora pare aver registrato un’accelerata. A farla scattare sembra sia stato l’esito di due processi, quello per la vicenda dei sottottetti di Villanova e quello per le multe revocate alle spiagge libere attrezzate di Alassio, andati a sentenza ieri.

In entrambi i casi il tribunale ha assolto gli imputati, contrariamente a quanto chiesto dai pm nelle requisitorie, e di conseguenza il verdetto non ha soddisfatto l’accusa. Ragione per la quale il Procuratore non ha nascosto la volontà di impugnare le sentenze. Nel caso dei sottotetti di Villanova c’era anche un pronunciamento della Corte di Cassazione (quello che in gergo viene chiamato “giudicato interno”) che rigettava il ricorso sul dissequestro presentato dai difensori degli indagati. Un atto che, almeno secondo la Procura, avrebbe dovuto avere un certo peso e, al contrario, non lo avrebbe avuto.

Di qui la scelta di adottare per il futuro una strategia differente.