Il direttore degli Uffizi a Savona. Progetto San Francesco: “No alle polemiche, sì alla passione civile”

etica conferenza liceo chiabrera
Foto d'archivio

Savona. “Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, è stato invitato a Savona da Alessandro de Lisi, direttore del centro studi sociali contro le mafie del progetto San Francesco, insieme a Giancarlo Debernardi e Paola Garbarino del presidio savonese del centro studi e dal Liceo Martini per un’iniziativa pubblica per la bellezza, l’etica e la lotta alle mafie. Perché? Perché a Savona è nato un progetto di design responsabile in collaborazione con Nuova Cooperazione Organizzata di Casal di Principe: scopo del progetto, intitolato “Furore” – proprio per la passione civile che lo anima, – è la promozione della coesione sociale e istituzionale unitamente alla consapevolezza del valore del territorio, da non saccheggiare, umiliare, compromettere poiché prima fonte di sviluppo di nuove politiche di welfare e di lavoro”. Dopo le polemiche ecco la precisazione di Giancarlo Debernardi del presidio di Savona del progetto San Francesco, Alfonso Gargano preside del Liceo Artistico Arturo Martini e di Alessandro de Lisi direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie PSF.

“Esistono infatti a Savona già tante associazioni ed esponenti politici impegnati nel settore delle polemiche e delle rivendicazioni: noi proponiamo un nuovo modello di responsabilità sociale, che abbia nel cuore la cura per il bene comune e per la cultura nel mondo del lavoro. Né il nostro ospite, né noi, abbiamo mai voluto suggerire commissioni o altre strumentazioni in materia di intervento relative a singole scelte urbanistiche dell’amministrazione comunale, con la quale abbiamo tutta la volontà di cooperare e di
sostenere nelle scelte più coraggiose, come ad esempio l’apertura del nuovo ed importante museo della ceramica”.

“Anzi, proprio Antonio Natali vuole sottolineare la totale contrarietà all’artefatta polemica, sottolineando invece tutto l’interesse per il buon esito del progetto e al contempo la soddisfazione di aver visitato una comunità ricca di storia e cultura. Tutta la nostra azione di promozione sociale per la responsabilità e la legalità è estremamente trasparente ed inclusiva, come anche la disponibilità generosa di Antonio Natali: tutti noi amiamo Savona, ci preoccupiamo per i suoi monumenti, per le persone più fragili che non hanno voce, per il futuro di una comunità che facendo i conti con la crisi non deve rimanere isolata e non deve scoraggiar si. Altro è letteratura locale, vocio superfluo che vorrebbe rallentare un progetto sociale e culturale utile al progresso civile solo se libero, partecipato, attraversato dalle differenze e dalla pazienza che lo studio e la conoscenza impongono” concludono.