Sanità, Zuccarello non firma per l’ospedale di Albenga. Mai: “Disatteso documento 2012, si deve osare di più”

asl 2 albenga ospedale

Zuccarello. Un documento “parecchio restrittivo”. Stefano Mai, sindaco di Zuccarello, spiega il perché del suo rifiuto a firmare il documento sulla sanità sottoscritto da tutti i sindaci ingauni, contenente precise richieste relative all’ospedale S. Maria di Misericordia di Albenga, che verrà inviato all’assessore regionale Claudio Montaldo e al Direttore Asl 2 Flavio Neirotti.

“Siamo stati riuniti due volte dal distretto socio-sanitario – rileva Mai – ma non ci è stato fatto vedere il documento preparato. Solamente dopo la mia richiesta al sindaco Cangiano mi è stato inviato. Addirittura, durante la discussione avvenuta nella seconda riunione tale documento è stato solamente spiegato anche in modo conciso dal vicesindaco ma, a mia espressa domanda, non sapeva se il sindaco volesse distribuirlo o meno”.

“Ad ogni modo – precisa il primo cittadino – non è che io non condivida il documento, ma ricordo che nel novembre 2012 tutti i sindaci avevano già firmato un documento pro ospedale, ad oggi totalmente disatteso dalla Regione. Il disegno è chiaro. Il sindaco di Albenga non si è preso la briga di ricordare il documento che esisteva già. Forse non lo sapeva, come probabilmente non sapeva che il suo collega d’ufficio on. Vazio nell’estate 2012 aveva organizzato riunioni carbonaie per preparare il terreno per la sua campagna elettorale, stilando un documento pro ospedale non condiviso né da me né dall’allora sindaco Guarnieri e che poi, da noi integrato, divenne il documento condiviso da sindaci e partiti, che venne poi presentato a Burlando nel dicembre dello stesso anno”.

“A mio parere – continua Mai – non è corretto cestinare un documento completo come quello del 2012 firmato dalla totalità dei sindaci, per fare passi indietro ed accontentarsi di poche cose. Inoltre il documento proposto oggi da Cangiano tende anche a giustificare la Regione Liguria per i tagli perpetrati sino ad oggi all’ospedale Santa Maria di Misericordia e questa è un’offesa ai sindaci, ai cittadini, agli operatori sanitari e ai 20.000 che marciarono per l’ospedale”.

“Capisco chiaramente che l’Amministrazione Comunale albenganese sia in difficoltà a chiedere ai loro compagni di partito cose che, per mancanza di autoritarismo, non sarebbero in grado di ottenere e che una grande richiesta, come meriterebbe l’ospedale di Albenga, potrebbe pregiudicare la campagna elettorale di qualcuno. Io dico – conclude Mai – che è ora di smetterla di fare propagande su temi come la sanità e sulla pelle dei cittadini. Dobbiamo fare squadra anche con Santa Corona per evitare speculazioni, ridare dignità e ripristinare la totale funzionalità dei due presidi ospedalieri e contrastare con forza le penalizzazioni Regionali. Quindi apprezzando lo sforzo dei colleghi sindaci che hanno firmato il documento di minima di Cangiano, ritengo che si debba osare di più anteponendo davvero gli interessi dei territori e dei cittadini. È per questo motivo che non ho sottoscritto anche io: ritengo ancora valido il documento del 2012”.