Savona. Al servizio di tasse e balzelli, senza soluzione di continuità per quasi otto mesi all’anno. Accade nella provincia di Savona, così come nelle altre parti d’Italia: le imprese lavorano fino al 20 agosto per pagare i tributi.
E’ quanto emerge da uno studio effettuato da Cna, il cui centro studi ha misurato e quantificato in tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione il peso complessivo del fisco sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani. Alla fine del 2014 si arriverà al 63,1% di imposte e tributi che una azienda dovrà pagare alle pubblica amministrazione. Nel 2011 era del 59,1%.
Savona si colloca a metà classifica con il 63.3%, con una percentuale leggermente superiore alla media nazionale ed una crescita di tassazione dal 2011 ad oggi del 2,4%. In provincia però, spiega la Cna, “avvertiamo costi superiori alla media in particolare per lo smaltimento dei rifiuti e per le imposte sui capannoni e laboratori artigianali”.
“In nessuna parte del mondo – è il commento di Paola Freccero, presidente di Cna Savona – le imprese subiscono una tale pressione, svanisce così ogni opportunità di essere competitivi sul mercato internazionale, di investire sulla ricerca e l’innovazione, di creare occupazione. Come CNA chiediamo agli Enti Locali buoni servizi a tariffe eque, alla Regione politiche di sviluppo e di promozione che assicurino opportunità per le imprese, al governo una revisione del sistema fiscale che sta stritolando la piccola impresa”.