Vado Ligure. Dopo l’interessamento del premier Renzi i lavoratori di Tirreno Power raccolgono anche una risposta “interlocutoria, ma positiva” da parte del Ministero dell’Ambiente. “Il ministro Galletti – spiegano Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec che hanno partecipato all’incontro – era assente per impegni istituzionali, ma siamo stati ricevuti da uno staff della sua segreteria”.
A quanto riferito dai sindacati inoltre il ministero si è trovato concorde sulla priorità della difesa del lavoro “in un momento di forte crisi economica ed occupazionale” e si è impegnato a “trovare soluzioni positive alla vertenza in atto”. Da lunedì, inoltre, i tecnici del dicastero vaglieranno le proposte dei sindacati.
Parole che comunque non tranquillizzano. “Al di là delle positive rassicurazioni – spiegano i sindacati – il Parere Istruttorio Conclusivo redatto dal Ministero dell’Ambiente sembra operare nel verso contrario. Le prescrizioni sui limiti di emissione contenute nel documento contengono infatti modalità e tempi di attuazione non percorribili”.
Per questo il prossimo 12 novembre, data dell’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è stata richiesta la presenza anche del Ministero dell’Ambiente “per trovare una soluzione definitiva e concertata con tutte le parti”.
Ancora una volta una delegazione dei lavoratori di Tirreno Power darà vita ad un presidio a Roma, sperando finalmente che la vicenda Tirreno Power si blocchi.



