Palazzo Della Rovere-Santa Chiara: approvata determina in giunta. Berruti: “Progetto bandiera per Savona nei prossimi anni”

Palazzo della Rovere Savona

Savona. “Si tratta del singolo investimento pubblico più importante degli ultimi anni di questa città e sicuramente del progetto bandiera per Savona per i prossimi anni. Un progetto che – costituendo oggi un caso raro – vede il recupero di un bene pubblico grazie a risorse private, la cui destinazione d’uso, però, rimane totalmente pubblica”. Il sindaco di Savona Federico Berruti commenta così l’approvazione in giunta della determina con cui si definiscono due operazioni mirate al finanziamento del piano di valorizzazione di Palazzo della Rovere–S. Chiara, per l’ammontare complessivo di circa 12 milioni di euro.

L’accordo per la valorizzazione della struttura è stato sottoscritto nel gennaio 2014 da Agenzia del Demanio, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Comune di Savona.
Successivamente il bene è stato trasferito, a titolo gratuito, dallo Stato al Comune, a fronte di un programma che assegna al Palazzo spazi per la Biblioteca Civica, l’Università, spazi ad uso comune, spazi in locazione.

Secondo la determina “gli interventi a carico del Comune di Savona saranno finanziati in parte con risorse di bilancio, anche attraverso la messa in rete/alienazione di immobili comunali, in parte ricorrendo a finanziamenti provinciali, regionali o nazionali, a fondi comunitari, a contributi da parte di Fondazioni”. Per questo l’amministrazione procederà con l’alienazione della propria quota di azioni della società Autostrada dei Fiori S.p.a., per un ammontare di oltre 4,5 milioni di euro.

Ma ingenti fondi verranno dai privati: il Comune ha infatti accolto la manifestazione di interesse della Fondazione A. De Mari, che sarebbe disponibile ad acquistare la proprietà superficiaria di Palazzo della Rovere, contribuendo così con una somma pari a 8 milioni di euro, per durata da definirsi. Contestualmente, la Fondazione darebbe in uso al Comune l’immobile a fronte di un canone annuale di circa 150mila euro.

“Desidero ringraziare il Presidente e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione De Mari per la collaborazione, la sensibilità e l’attenzione dimostrata – ha detto Berruti – I miei ringraziamenti sono rivolti anche al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, alla sua Segreteria Particolare e all’Agenzia del Demanio, che ci hanno aiutato nell’individuazione di questo percorso. Siamo ora in attesa dell’autorizzazione alla cessione del diritto di superficie del Palazzo. Se la Fondazione De Mari vorrà tradurre in azione l’orientamento favorevole espresso e se riusciremo a completare la cessione delle azioni dell’Autostrada dei Fiori nei tempi previsti dal crono-programma entro entro la metà del 2015 potremo procedere con la definizione del progetto preliminare e di quello definitivo ed esecutivo, e con la successiva procedura di assegnazione dei lavori”.

“Palazzo Santa Chiara – ha concluso – potrà dunque essere un luogo attrattivo per la popolazione giovanile, in grado di aiutare, un domani, il sistema del terziario savonese, vivacizzando l’economia”.