Liguria. “Una lista unitaria, che sappia rappresentare, con le necessarie competenze, la sinistra ligure nel suo insieme. Una lista che sappia mobilitare persone, comitati, movimenti, esperienze civiche e forze politiche organizzate, per avviare la costruzione di un’Altra Regione orientata a realizzare partecipazione, democrazia, equità e benessere sociale, in alternativa al centro-sinistra ed al blocco di poteri sedimentati in questi decenni”. L’Altra Liguria, che raccoglie l’esperienza politica di “L’Altra Europa con Tsipras”, lancia così il suo manifesto politico in vista delle prossime elezioni regionali.
“Vogliamo proporre un modello alternativo a quello governativo che, partendo dai cittadini e dai loro bisogni, ritorni al centro dell’innovazione sociale in un nuovo patto tra democrazia, partecipazione e sostenibilità e riporti la nostra Regione ad essere protagonista nel dibattito nazionale, europeo ed internazionale”.
“La Regione che sogniamo guarda al futuro con gli occhi dei giovani e degli anziani a rischio di esclusione sociale; dei precari; delle donne che non riescono a conciliare la maternità con una vita dignitosa; delle lavoratrici e dei lavoratori espulsi dal mondo del lavoro; degli artigiani e delle partite IVA a cui viene negato il credito; delle famiglie, che con il prolungarsi della crisi economica stanno ormai esaurendo il loro ruolo di ammortizzatore sociale; delle coppie che non hanno accesso alla scuola pubblica dell’infanzia per i loro figli e non possono permettersi una casa; dei giovani single e di chi vive solo; di chi difende i propri diritti all’autodeterminazione nelle scelte riguardanti la vita, l’orientamento sessuale, la maternità e il fine vita; di chi è sprofondato nelle nuove povertà; dei migranti che ci raggiungono fuggendo da fame e guerre”.
“La Regione che sogniamo guarda al futuro con le lotte per il lavoro e per la difesa del territorio, aggredito dalle speculazioni immobiliari, indicando nella riconversione delle produzioni di morte la strada per una cultura di pace e di nonviolenza”.
“Vogliamo unire le forze alternative a questa deriva neoliberista perpetrata da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni. Noi vogliamo che la nostra Regione torni a coltivare i valori della solidarietà e dell’inclusione sociale, rafforzi il sistema di welfare e gestisca i beni comuni in forma pubblica e partecipata; che investa su una conversione ecologica e pacifista dell’economia per contrastare la precarietà; che difenda il lavoro e crei nuova occupazione di qualità come chiede l’iniziativa dei cittadini europei New Deal 4 Europe (www.newdeal4europe.eu), che lavori per una nuova società realmente solidale anche con l’introduzione del reddito minimo garantito”.
“Diciamo No alle grandi opere inutili (Gronda autostradale di Ponente e Terzo Valico sopra tutte) che devastano il territorio ed impediscono investimenti diffusi a favore deilla comunità. Diciamo SÌ ad un piano di piccole opere che ci consentano di progredire verso un’economia fondata sul risparmio energetico e l’uso di energie pulite e rinnovabili (superando le produzioni con combustibili fossili di Genova, Savona e La Spezia), a trasporti pubblici efficienti a supporto di un nuovo modello di mobilità. Diciamo SÌ alla difesa di ambiente e salute; alla salvaguardia del territorio e del patrimonio artistico-culturale; alla raccolta differenziata spinta dei rifiuti solidi urbani che punti al loro riutilizzo nell’ottica dell’obiettivo rifiuti zero; alla ricerca scientifica; all’innovazione tecnologica e la formazione per sostenere e qualificare il sistema delle imprese locali”.
“Diciamo NO allo sfruttamento commerciale delle aree naturali e del patrimonio boschivo. Diciamo SÌ al sostegno all’economia agricola biologica, al fiorire di aziende agricole-turistiche, alla difesa dei boschi, ad uno sviluppo turistico consapevole e rispettoso del territorio, al rispetto della normativa sulla caccia”.
“Chiamiamo a raccolta tutti i soggetti interessati per avviare il progetto di una Regione che non lasci indietro nessuno, e facciamo appello affinché, aderendo a questo progetto, ci si sforzi di articolare proposte concrete e puntuali in ambiti partecipativi e condivisi, perché le persone vengono prima dei profitti” conclude L’Altra Liguria.
L’Altra Liguria
Adesioni:
1. Ago Gian Luigi
2. Astigiano Loredana
3. Astigiano Simonetta
4. Balduzzi Marina
5. Barneri Camilla
6. Bertani Marco
7. Bertullaccelli Norma
8. Bevilacqua Graziella
9. Bruno Antonio
10. Canevarollo Ivana
11. Cardellino Simona
12. Chiossone Anton Maria
13. Ciaravino Alessio
14. Cirnigliaro Alessio
15. Contu Sergio
16. Cristofanini Iris
17. Dalmasso Sergio
18. Di Mascio Claudio
19. Fasce Luigi
20. Ferroggiaro Fabio
21. Furlan Davide
22. Ghiglione Davide
23. Gonella Giuseppe
24. Guarnieri Angelo
25. La Camera Fernanda
26. Levi Guido
27. Martino Walter
28. Parisi Marco
29. Parisi Pino
30. Pastorino Marina Mary
31. Petrucci Claudia
32. Podestà Andrea
33. Poselli Patrizia
34. Rossi Dario
35. Russotto Giovanni
36. Sartorio Marina
37. Spaltro Patrizia
38. Taccani Dante
39. Torrielli Alessia
40. Triglia Sergio
41. Valerio Federico
42. Vallinoto Nicola
43. Zannoni Danilo
44. Zannoni Michele
Forum del l a Sinistra Europea, Movimento Alternativa Politica e Azione Civile Liguria