Dissesto, Paita: “Dossier Rio Carenda al ministero. Dopo frana tra Finale e Noli chiesta riduzione pedaggio sulla A10” fotogallery

Albenga/Villanova. La situazione del territorio migliora, ma, dopo le recentissime alluvioni, rimane seria. Mentre tra Albenga e Villanova si stanno ultimando i lavori per la riapertura della sp 6, franata alcuni giorni or sono, l’assessore alla Protezione Civile Raffaella Paita ha compiuto un sopralluogo nella zona.

Accompagnata dal sindaco di Albenga Giorgio Cangiano (“Senza l’intervento dell’esercito – ha spiegato il primo cittadino – l’apertura avrebbe avuto interventi lunghissimi. Sono riusciti a partire in tempi celerissimi e a fare tutto questo. Questo è un vero e proprio esempio di vicinanza dello Stato ai cittadini”), Paita ha fatto il punto sulle altre emergenze.

“Il rio Carenda – ha spiegato – rimane un tappo per Albenga. La messa in sicurezza definitiva del è un grande obiettivo strategico. Stiamo raccogliendo tutto il materiale progettuale e lo consegneremo il 4 dicembre al sottosegretario D’angelis, al quale abbiamo chiesto che l’albenganese, assieme a Ceriale, sia considerato una priorità. il costo complessimo dell’intervento è molto alto, però almeno la prima parte potrebbe essere una priorità della Regione”.

Critica anche la situazione tra Finale e Varigotti, con i cittadini costretti a percorrere l’autostrada A10 per aggirare un’altra frana. “Abbiamo richiesto – spiega ancora Paita – la riduzione del pedaggio. Ho scritto al ministro Lupi e ai vertici del ministero delle Infrastrutture, credo di poter dare una risposta in tempi abbastanza rapidi. Il tema però è la fragilità di questa Aurelia, per questo dico che nei casi in cui abbiamo ottenuto finanziamenti di 50 milioni come a Noli: è pazzesco che si dica che non si vuole intervenire. Inoltre dobbiamo ottenere più finanziamenti legati alla manutenzione stradale su tutto il tratto dell’Aurelia”.