Cronaca

Albenga, Cangialosi patteggia per il chiosco delle polemiche: ammenda di quasi 10 mila euro

Silvio Cangialosi

Albenga. Ha patteggiato 5 giorni di arresto ed un’ammenda da 8 mila euro, convertiti in una ammenda finale di 9.750 euro e con pena sospesa. Si è concluso così questa mattina in Tribunale a Savona il procedimento nei confronti di Silvio Cangialosi, ex consigliere comunale della maggioranza guidata da Rosy Guarnieri, ma anche uno degli esponenti politici che ha contribuito alla caduta della precedente amministrazione.

Per Cangialosi tre procedimenti penali distinti, riuniti dal giudice in un solo processo, che riguardano la famosa vicenda del chiosco di via Einaudi, gestito dall’ex consigliere comunale, per il quale era stato previsto anche un ampliamento da parte dell’ex giunta comunale, progetto poi stoppato dalla Regione Liguria. Tra l’altro, il progetto di ampliamento avrebbe ridotto lo spazio sulla spiaggia di Vadino destinata al campo solare.

Le contestazioni imputate alla società di Cangialosi, la After Beach, erano riferite al chiosco e al dehor fatto costruire in seguito, con l’accusa di occupare un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. A suo carico anche alcuni interventi di ampliamento della struttura non autorizzati, con diretto riferimento ad alcuni lavori realizzati nel 2012. Nel mirino della sua attività sono state riscontrate violazioni alle norme paesistiche e del codice della navigazione.

La moglie Fiorella Tesoro, coinvolta in uno solo dei tre procedimenti, è stata assolta per non aver commesso il fatto. Per Cangialosi, invece, il patteggiamento della pena, culminata poi solo con la sanzione pecuniaria.