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Unione dei Comuni, sui servizi Assoutenti tira le orecchie ai sindaci: “Manca una visione comprensoriale”

seminario anci, unione dei comuni

Ponente. Unione dei Comuni significa garantire e migliorare i servizi ai cittadini anche in un’ottica di risparmio e su tariffe e bollette che colpiscono i redditi delle famiglie savonesi. Questo il messaggio lanciato da Assoutenti e da Gianluigi Taboga, dopo il dibattito pietrese di ieri organizzato da Anci e che ha riunito sindaci e amministratori del ponente.

“C’è ristrettezza nei margini di scelta per il soggetto privato in merito all’utilizzo dei servizi pubblici e la mancanza di qualsiasi possibile contrattazione a livello individuale fra quest’ultimo e la P.A.”.

“Nel programma di accorpamento dei servizi pubblici intercomunali sono necessarie tre condizioni: omogeneità solidale degli scopi; uniformità e coordinamento dei sistemi di gestione dei servizi; erogazione dei servizi secondo standard di qualità, efficienza ed economicità” aggiunge Taboga.

“Fortunatamente in proposito non c’è nulla da inventare: la normativa in proposito già esiste già come vedremo più avanti Si tratta di sviluppare una effettiva volontà politica creando anche un “pool” di tecnici e funzionari adeguatamente preparati, senza ricorrere a dispendiose consulenze esterne, per rendere realizzabili ed operative le iniziative prese”.

“Il passaggio alla fase realizzativa delle norme in questione è comunque assai delicato, soprattutto in vista di potenziali ricorsi (al Tar – class action), per questo esistono linee guida cui fare riferimento, e precisamente: contratto di servizio e accordo con l’associazione dei consumatori, la carta dei servizi, i servizi a rete e le attività extra contratto di servizio” spiega Taboga.

“E’ chiaro che su questi aspetti funzionali al futuro di servizi come acqua, depurazione, rifiuti, ma anche trasporti e perché no cultura e turismo, l’unione dei comuni e lo sviluppo concreto delle funzioni associate è solo un primo passo, in quanto sarà sempre più necessario guardare in una prospettiva comprensoriale e per questo si dovrà arrivare ad una vera e propria fusione dei comuni: un percorso ancora difficile considerato che vediamo prevalere troppi campanilismi” conclude Taboga.