Vado L. Incontro ancora interlocutorio sul tema dell’energia e del futuro delle centrali termoelettriche in Italia. Nel tardo pomeriggio si è svolta la riunione al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del viceministro Claudio De Vincenti, alla quale hanno preso parte Assoelettrica, Federutility, Enel, Eon, Edison, Sorgenia, Tirreno Power e i rappresentanti delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil.
Il settore elettrico rimane in stato di agitazione, compreso, ovviamente, i lavoratori della centrale a carbone di Vado Ligure. Al momento, per ora, nessun provvedimento diretto del governo, in attesa che si sciolgano nodi cruciali per il destino di alcuni impianti, come per il sito produttivo vadese. Il vice ministro ha recepito il grido di allarme lanciato da aziende e sindacati.
Tra un mese è stato convocato un nuovo incontro, nel quale dovrebbe essere definita una strategia comune a salvaguardia del settore energetico.
E se per la centrale di Vado Ligure si attende un interessamento diretto da parte della Presidenza del Consiglio, Tirreno Power continua a lavorare sulle osservazioni da presentare in vista della Conferenza dei servizi per la nuova AIA: è chiaro che per proseguire con l’investimento previsto nella ristrutturazione della centrale i limiti imposti nel parere istruttorio della commissione ministeriale dovranno essere rivisti.