Varazze. E’ stato conferito oggi l’incarico per la perizia psichiatrica sul ventenne egiziano Mohamed A., il ragazzo finito a processo per stalking nei confronti degli operatori della comunità “L’Ancora” di Varazze, con il procedimento penale rinviato dal giudice al prossimo 30 ottobre.
Il giovane, che era stato affidato all’Ancora quando era minorenne, stazionava spesso davanti alla struttura, con atteggiamenti poco pacifici. Una presenza quasi fissa che aveva iniziato a preoccupare gli operatori, con la relativa segnalazione ai carabinieri, il via all’indagine, fino all’arresto per il reato di stalking.
Nel processo per direttissima il ventenne era andato in escandescenze in aula e in più di un’occasione aveva alzato la voce. Durante la sua deposizione il ventenne aveva spiegato di essersi presentato più volte dalla comunità, della quale era stato ospite quando era minorenne, perché rivoleva indietro dei soldi, per la precisione 40 mila euro, che gli erano stati sottratti nella struttura. Il giovane aveva anche raccontato che sarebbe stato vittima di maltrattamenti. Tutte accuse che, però, non hanno mai trovato alcun riscontro.
Questa mattina l’udienza presso il Tribunale di Savona con il conferimento dell’esame peritale sul giovane egiziano e processo aggiornato.