Savona, respinto il ricorso sulla nuova viabilità. Il Comitato Villapiana: “Ha prevalso la ragion di Stato”

Pino Procopio

Savona. “Immaginiamo con che sospiro di soddisfazione il comandante Aloi abbia appreso la notizia: la velocità con cui ha trasmesso l’atto ai giornali la dice lunga su quanta preoccupazione avesse per il ricorso avverso alle nuove ordinanze emesse nel gennaio 2014 a seguito delle insistenze del Ministero dei Trasporti, proposto dal nostro Comitato. Ha prevalso la ragion di Stato”. Con queste parole Giuseppe Procopio, portavoce del Comitato Viabilità Piazza Saffi/Villapiana, commenta duramente la decisione del Ministero dei Trasporti, che ha dichiarato che la viabilità di Villapiana “non è viziata da errori procedurali o questioni di illegimità legate alla condotta dell’amministrazione comunale”.

Tutto parte dalle modifiche al traffico di piazza Saffi e Villapiana da parte del Comune e dalle conseguenti proteste dei cittadini per i problemi creati. Seguirono molte riunioni con i rappresentanti del comitato, che nel frattempo si era formato con lo scopo di contrastare le modifiche stesse. Lo stesso comitato è stato invitato più volte a presenziare riunioni ufficiali delle varie commissioni consiliari ed è stato convocato presso il ministero per riunioni con i rappresentanti dell’amministrazione comunale al fine di trovare una soluzione.

“Il ricorso avverso le ordinanze di modifica della viabilità ha censure di legittimità nei confronti del comandante Aloi, che in assenza di decisioni politiche non era legittimato ad emanare tali ordinanze, e il merito di quanto ordinato contrasta il Codice della Strada, come ha rilevato l’ispettore del ministero nelle sue due relazioni fatte proprie dalla Direzione Centrale”, critica Procopio.

“La dichiarazione che ‘anche l’eventuale annullamento dei provvedimenti impugnati non modificherebbe alcun assetto poiché ripristinerebbe la situazione preesistente’ ci lascia sbalorditi – dichiara il portavoce del comitato – Una fila di parcheggi doveva essere tolta per ripristinare la situazione preesistente e le strade sarebbero state a due corsie, come prevede la legge. Mai in tutte le ordinanze precedenti si fa menzione di doppi parcheggi sulle via Cavour, san Lorenzo e Verdi. L’interpretazione che queste nuove ordinanze siano riepilogative di ordinanze precedentemente emesse è allucinante, questo è totalmente falso”.

Ma con questa interpretazione il ministero dichiara che non ci sono i termini per il ricorso gerarchico e, di qui, la sua inammissibilità. “Restano comunque tutte le violazioni al Codice della Strada – spiega Procopio – tutte le code che i cittadini devono sopportare, gli sforamenti dei parametri degli inquinanti aromatici, le difficoltà che si incontrano giornalmente su strade ad una unica corsia e se per disgrazia non potesse arrivare un presidio medico saranno guai di chi ha messo in atto tutto ciò”.

Procopio spiega infine che era stata valutata la soluzione del ricorso al TAR nel 2008 “ma abbiamo dovuto abbandonare la via maestra perchè il presidente del tribunale amministrativo ci ha chiaramente detto che in caso di vittoria sarebbero state compensate le spese”.