Regione. “Ritengo che il prelievo venatorio in deroga per alcune specie, tra le quali lo storno, sia da ritenersi una priorità basata sul principio dei prelievi sostenibili verso le popolazioni e le specie di uccelli in buono e ottimo stato di salute e conservazione. L’esclusione dello storno e di altre specie dall’elenco di quelle cacciabili è insostenibile, antitecnica e primario esempio di irrazionalità italoeuropea”. Lo dichiara il consigliere regionale della Lega Nord Francesco Bruzzone.
“A cosa è servito l’incontro tenutosi a Ozzano Emilia il 10 settembre?”, chiede Bruzzone, riferendosi all’incontro tra la Regione Liguria e Ispra.
“Inoltre – chiede ancora Bruzzone – per quali motivi, se la vera intenzione della Giunta regionale fosse stata quella di provvedere alle deroghe in Liguria, l’incontro si è tenuto così in ritardo ben sapendo che la legge in materia dello Stato prevede che i provvedimenti di deroga debbano essere adottati con atto amministrativo almeno 60 giorni prima della data indicata come avvio del prelievo?”.
“Se avevano questo interesse sarebbero dovuti andare prima a tenere tale incontro – conclude – o forse manca la volontà politica di affrontare la questione”.