Mallare. “Apprendiamo con notevole preoccupazione il contenuto dell’ordinanza emessa dal sindaco in merito al razionamento dell’acqua potabile”. lo dichiarano i consiglieri del gruppo di minoranza “La Voglia di Cambiare” Flavio Astiggiano, Micaela Briano e Mario Pistone, in merito alla chiusura degli impianti idrici a causa della siccità.
“Ricordiamo che l’acqua era già mancata il 17 settembre scorso senza alcun preavviso da parte dell’amministrazione comunale, tant’è vero che la prima ordinanza relativa alla chiusura temporale dell’acquedotto risale al giorno successivo”, spiegano i consiglieri.
“Mentre nella mattinata di sabato 25 ottobre veniva emessa l’ordinanza con la quale il sindaco disponeva la chiusura dei principali serbatoi del Comune dalla sera dello stesso giorno, abbiamo preso atto che alle ore 13 circa i rubinetti rimanevano già a secco, anche questa volta senza nessun preavviso, con tutto ciò che la mancanza inaspettata dell’acqua può comportare in termini di danni agli elettrodomestici, alle attività commerciali e in termini di igiene pubblica”, denunciano i consiglieri.
“Molti cittadini ci hanno poi fatto notare come nei giorni successivi, anche dopo tempo dalla riapertura delle valvole, l’acqua giungesse con eccessiva pressione nelle abitazioni, rischiando di creare danni – aggiungono – L’amministrazione comunale avrebbe dovuto attivarsi per tempo in entrambe le occasioni così da non correre il rischio di mancanza idrica. Siccome il territorio mallarese è notoriamente ricco di acqua e sue fonti naturali, crediamo che il problema non sia la siccità. Abbiamo appreso dall’Albo pretorio che la giunta ha stanziato alcuni fondi per il pagamento della riparazione di due perdite presenti nell’acquedotto”.
“Chiederemo la convocazione in via d’urgenza di un Consiglio comunale affinché la problematica possa essere adeguatamente affrontata”, concludono Astiggiano, Briano e Pistone.