“La Centrale”: due videomaker al lavoro per realizzare un documentario indipendente sull’impianto Tirreno Power

La Centrale

Vado L. Si chiama “La Centrale” ed un documentario indipendente che, come dice il nome stesso, parla dell’impianto di Tirreno Power di Vado Ligure e Quiliano. L’idea è di due videomaker, Lorenzo Martellacci e Davide Rossi, che hanno intrapreso la strada dell’autofinanziamento per realizzare il loro docu-film.

“Il documentario – spiegano i due autori – racconta un luogo preciso, Vado Ligure, fortemente caratterizzato dall’influenza della centrale a carbone Tirreno Power. Il lavoro non si concentra sulla Storia del sito industriale, tenta invece di raccontare il presente nell’anno decisivo per la sorte dell’impianto. Il 2014 infatti, è stato l’anno che ha visto la chiusura dei gruppi a carbone da parte della magistratura. Il declino della produzione industriale ha investito l’area, portando sindacati e lavoratori a difendere l’ultimo grande impianto industriale della zona”.

“Invece, vista la crescente consapevolezza sociale dei rischi provocati dalla combustione del carbone, la comunità ha iniziato a organizzarsi in comitati e movimenti di lotta per la chiusura dell’impianto e di sensibilizzazione sul problema soprattutto nei confronti di chi ha subito danni da inquinamento ambientale. In particolare l’associazione ‘Medicina Democratica’ ha iniziato la raccolta di cartelle sanitarie da poter presentare come materiale giuridico a favore della tesi che correla la centrale all’aumento del tasso di mortalità percentuale medio, il più alto della Liguria. Attraverso la voce delle persone coinvolte (lavoratori, comitati cittadini, esperti di salute pubblica) ci viene mostrato il quadro generale sulla questione, sulle sue particolarità e unicità” continuano Rossi e Martellacci.

“L’impianto termoelettrico e le sue ciminiere fanno parte dell’immaginario savonese. Da ogni punto di osservazione riempiono l’orizzonte con la loro presenza. Da un lato, la tradizione operaia della città ha visto nella centrale il punto saldo di una catena produttiva che impiegava migliaia di persone che con orgoglio producevano energia. Dall’altro, nel corso dei decenni quei due ingombranti pennacchi fumanti sono diventati il simbolo della diffusione tra la popolazione di malattie tanto malefiche quanto inarrestabili. Lo stesso simbolo, pervasivo e ingombrante, visto in luce opposta ha creato due linee di pensiero. Lo scontro tra operai e cittadini si delinea come l’ennesima ‘guerra tra poveri’. Sono loro, infatti, gli unici a subire quotidianamente gli effetti di una realtà instabile, che crea da una parte problemi alla salute e dall’altra problemi di occupazione. Nella contrapposizione errata tra salute e lavoro si materializzano una volta di più gli errori protratti negli anni da parte di una classe politica e dirigente spesso cieca, o non curante dei veri bisogni dei cittadini. E’ questo il brutto male che si ‘respira’ a Vado come in molti altri luoghi d’Italia” concludono i due videomaker.

Il progetto ha una sua pagina Facebook e, attraverso la pagina https://www.produzionidalbasso.com/project/la-centrale/ è possibile finanziarlo.