Politica

Frattura Camiciottoli – Anci, sindaco di Pontinvrea sotto accusa: “Vende ciò che non è, non siamo pifferai”

Pontinvrea. “Bisogna informare con correttezza, senza altri fini; non siamo pifferai magici, non vendiamo ciò che non può essere”. Sono autentiche bordate quelle con cui Michele Malfatti, coordinatore ligure della Consulta Anci dei Piccoli Comuni, risponde a Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontinvrea, dopo la spaccatura dei giorni scorsi.

Camiciottoli, tre giorni fa, aveva parlato in qualità di referente regionale dell’Anpci al primo incontro di presentazione della nuova realtà, parlando di “sentimento di disagio” nei confronti dell’Anci. “Ormai non rappresenta più le piccole realtà – aveva attaccato – per il semplice motivo che un’associazione di categoria non può pacificamente prendere ordini nei palazzi del potere e portarli come diktat ai suoi associati, ma deve raccogliere le istanze del territorio e portarle nei palazzi del potere.

Non ascolta il territorio e non ci rappresenta più: questo in sintesi il “j’accuse” del sindaco di Pontinvrea. Ma Malfatti non ci sta: “La spaccatura è dettata dall’approccio che si ha alle questioni sul tavolo. Noi abbiamo un approccio che è reale, concreto, che non vende sogni irrealizzabili, che non parla con demagogia ma con concretezza”.

“Negli anni Anci è sempre stata al fianco dei piccoli comuni per affrontare insieme a loro tutte difficoltà che purtroppo sono sempre più numerose – spiega il portavoce – Ciò però non toglie che il rapporto che Anci ha costruito con i comuni sia sempre stato basato, e dovrà continuare ad essere così, sulla costruzione di risultati reali, concreti e misurabili”.

“Non siamo pifferai magici, non vendiamo ciò che non può essere – insiste il sindaco di Mignanego (GE) – Vogliamo che i comuni siano informati su quelle che sono le normative in essere, che abbiano ben presenti tutti gli aspetti legati all’amministrare un piccolo comune oggi; poi saremo al fianco di qualunque comune qualunque scelta esso andrà a fare, ad esempio nel caso specifico sul tema delle funzioni associate. Però dobbiamo parlare con la voce della verità e non con con quella della demagogia”.

Il rimprovero per Camiciottoli è dunque quello “di aver utilizzato il tema delle funzioni associate in modo strumentale, vendendo ciò che non è, vendendo possibilità che ad oggi i piccoli comuni non hanno, immaginando un’azione dei piccoli comuni che in questo momento li porterebbe solo a perdere delle occasioni e non a realizzare dei risultati. Noi stiamo cercando di spiegare ai comuni cosa c’è a loro disposizione, poi saranno i comuni a scegliere; però bisogna informare con correttezza, senza altri fini”.