Politica

Elezioni provinciali, il M5S: “Una beffa alla democrazia, noi non parteciperemo”

Movimento 5 Stelle bandiera

Provincia. “Domani, domenica 12 ottobre, si celebra l’apice di questo vergognoso approccio alle riforme da dilettanti allo sbaraglio, con una riforma delle provincie che non le elimina, ma semplicemente toglie la possibilità ai cittadini di votare i propri rappresentanti. Come Movimento 5 Stelle, vogliamo dimostrare concretamente il nostro dissenso non partecipando coi nostri consiglieri comunali alle elezioni provinciali”. Così il Movimento 5 Stelle savonese, con i gruppi consiliari dei Comuni di Varazze, Savona, Finale e Pietra Ligure, oltre ai MeetUp locali della provincia, sulle elezioni provinciali.

“Siamo sempre stati fermamente contrari a questo organo, le cui funzioni potrebbero essere assorbite in parte dalle Regioni e in parte dai Comuni, come abbiamo già manifestato e formalizzato nelle sedi opportune. Dopo un primo goffo tentativo di ridurre il numero delle provincie senza passare da una riforma organica della costituzione, con la legge n.56/2014 (legge Delrio) il governo Renzi ha ora dato vita ad un vergognoso provvedimento sulle provincie e non solo, in attesa della riforma del Titolo V della costituzione: un’attesa, peraltro, che non è dato sapere quanto durerà. Quello che cambia è oggi solo la modalità elettiva del Consiglio provinciale e del presidente della Provincia: saranno infatti i consiglieri comunali, i sindaci, gli assessori a godere sia dell’elettorato passivo che di quello attivo” aggiunge il Movimento 5 Stelle.

“Di fatto, la casta si è tolta il fastidio di passare attraverso il voto dei cittadini, non più eletti dai cittadini democraticamente quindi e in sostanza, se la cantano e se la suonano”.

“La realtà è che i costi della politica saranno parzialmente ridotti, ma i costi di funzione e struttura rimarranno, e nessuno ci garantisce che non vengano ripristinate delle voci, conoscendo i soggetti. Non solo: la Corte dei Conti ha condotto una completa analisi economica sulla materia ed ha segnalato al Parlamento ed al Governo come questa forma di abolizione delle elezioni provinciali non ridurrà i costi, ma anzi essi verranno incrementati. Per quanto detto e per coerenza, abbiamo rifiutato, quindi, non solo di candidarci a tale scempio, ma a maggior ragione non partecipiamo a questo assurdo teatrino delle elezioni provinciali, con cui i partiti semplicemente si spartiranno le poltrone in base al loro peso politico nei comuni, in un tragicomico gioco del Risiko per la conquista dei territori, per il “bene” loro” conclude il M5S.