Centinaia di persone e 40 espositori: successo per l’Open Day Tovese: compravendita tra privati e solidarietà fotogallery

Tovo San Giacomo.Tantissime persone e 40 espositori per il primo Open Day Tovese, una manifestazione nata quasi per caso dall’attività del gruppo Facebook “Val Maremola: diamo nuova vita a ciò che non serve più” ed organizzata di concerto con la Proloco di Tovo San Giacomo ed il patrocinio del comune. Allegria e solidarietà, in una giornata all’insegna della compravendita tra privati: per 8 ore una quarantina di iscritti al gruppo hanno venduto le cose che magari giacevano da troppo tempo in un armadio, dall’abbigliamento alle scarpe, dagli accessori ai libri.

“Una bellissima giornata – è il commento unanime di organizzatori e partecipanti – un momento importante per la comunità”. Un momento fatto di scambio e di riciclo degli oggetti magari non ritenuti più utili, ma che in realtà possono ancora rivelarsi tali per altre persone. Il tutto con una genesi social: l’Open Day è infatti la trasposizione nella realtà di un gruppo Facebook, nato un paio di anni fa e arrivato ad oggi a comprendere più di 6000 persone.

“Qua c’è la possibilità veramente di trovare oggetti utili senza dover spendere tanto – spiegano gli organizzatori – e permettere anche alle persone di non gettare via oggetti che in realtà hanno ancora un valore. Ma oltre ad essere un’occasione di scambio è anche un momento per fare solidarietà ed essere di aiuto a persone che hanno difficoltà: oggi ci sono qui anche banchetti solidali, delle onlus”. Alla giornata infatti hanno partecipato alla giornata l’associazione Non Parto di Testa, la “Villa Lanza – soc. coop. sociale onlus”, l’organizzazione no profit “Gocce di riso”, la Art Onlus, la Biblioteca di Tovo San Giacomo ed il canile di Finale Ligure.

Chi è venuto, e sono stati in tanti (come detto, quasi 200 le presenze), è venuto di certo anche per comprare, ma le ragioni vere sono altre: “Per conoscere le persone con le quali si è sempre stati in contatto virtualmente – raccontano – per fare qualcosa di solidale, per scambiare opinioni, barattare, vendere, conoscere e portare un po’ di allegria”.

“Si partecipa perché è bellissimo stare tutti insieme – racconta una espositrice – è bellissimo riciclare le cose che stanno negli armadi, come i regali che ti hanno fatto i fidanzati che non ci sono più. E’ bello dare e ricevere, ho già speso molto più di quello che sto incassando…”.

“Veniamo perché c’è tanta solidarietà che esce da questa manifestazione – ribadisce un’altra – e poi perché amiamo stare insieme, perché è un gruppo bellissimo, ci divertiamo, aiutiamo la gente, cerchiamo di guadagnare qualcosa e stiamo bene insieme”.

L’anima e l’ideatrice della manifestazione è Carlotta Rainisio: a lei si deve infatti il gruppo di Facebook che, ormai due anni fa, ha dato vita a tutto. “Valmaremola è una comunità nata così, per caso, per dare nuova vita a quello che non ci serve più, ed invece è diventato un piccolo mondo di persone che vogliono comunicare, incontrarsi e soprattutto aiutarsi – racconta – Quella di oggi ne è la dimostrazione. Spero di avere la possibilità di replicare questa manifestazione in giro per il mio territorio, perché sono convinta che sia una necessità di tante persone”.

A farla da padrone nella giornata, dunque, sono state da un lato la gioia di stare insieme e, dall’altro, la solidarietà. Tra i banchi, infatti, ce n’era uno speciale: un banco solidale costituito da oggetti ricevuti in dono in favore di una famiglia che sta vivendo un momento difficile a causa di una malattia che ha colpito il loro bambino (progetto in collaborazione con l’associazione Non parto di testa). Altra iniziativa quella in favore dell’acqusto di una lavagna multimediale per la scuola elementare tovese: a fine giornata la cifra raccolta ammonta a 800 euro.