Savona. Il segretario provinciale del Pd Fulvio Briano interviene su uno dei temi più caldi degli ultimi giorni: la difficile situazione della Cassa di risparmio di Savona. “La situazione in cui versa il gruppo Carige e, di riflesso, la nostra Carisa era stata già oggetto di un mio interessamento prima dell’estate 2014 quando avevo affrontato il problema della scadenza dei patti parasociali a suo tempo concordati con la capogruppo a garanzia di una rappresentatività del territorio savonese negli organi direttivi della banca”.
“In questi giorni – prosegue Briano – la situazione è in ogni caso peggiorata non di certo per problemi strettamente connessi alla gestione di Carisa che, è bene ricordarlo e ribadirlo, è una banca in salute ma per cause che riguardano di certo la gestione di Carige ma anche i difetti del sistema Italia, paese ancora sorvegliato speciale dall’Unione Europea che sta riservando trattamenti di controllo decisamente diversi da nazione a nazione. Paghiamo quindi oggi, almento relativamente al sistema bancario, mali non strettamente connessi a Savona e in questo momento occorre essere pragmatici sul da farsi. Molto potrà fare quindi la nostra Fondazione nella trattativa che probabilmente la vedrà impegnata nella possibile vendita delle quote di minoranza detenute in Carisa a Carige, molto potremo fare se, compatti, sapremo convincere Carige della necessità di dare respiro alla rappresentatività del territorio savonese all’interno degli organi direttivi della banca qualora un domani si arrivi ad una eventuale fusione”.
“Oggi però non mi sembra che a breve termine gli scenari siano ancora questi e abbiamo ancora un pò di tempo per aprire dei ragionamenti corretti con Carige e lo dobbiamo fare portando alla banca il sentimento di un territorio che ha bisogno non solo di mantenere uno stretto contatto tra l’Istituto e i suoi correntisti, famiglie e imprese savonesi, ma anche di segnali di attenzione per una Provincia che non si vuole sentire ai confini” prosegue il segretario del Pd che, per il futuro, propone di iniziare un dibattito concreto sull’argomento, ma anche su altri temi “sacri” per il Savonese.
“In questo fine settimana il Pd si è diviso tra la piazza e la Leopolda: la mia proposta, per Savona e di portare la Piazza all’interno della nostra ‘Sibilla’. Banca, Porto, Economia sono tre temi importanti che il Partito Democratico savonese ha necessità di portare al centro della propria agenda politica attraverso una discussione non solo interna al partito ma che veda coinvolto tutto il suo sistema economico e sociale. Un appuntamento oramai improcastinabile e da tenersi a gennaio nella Città di Savona. Sull’organizzazione di questo evento voglio concentrare le forze del partito per tentare di avviare un percorso virtuoso che, almeno nella sua prima fase, deve arginare l’emorragia di posti di lavoro della nostra industria per poi procedere ad individuare una visione di sviluppo che oggi è del tutto impalpabile e indefinita” conclude Briano.