Savona. 160 milioni di euro. E’ il piano investimenti varato questa mattina dal Comitato portuale di Savona fino al 2017, tra cui le opere complementari alla piattaforma Maersk. Per il porto savonese si prospetta un periodo di crescita e consolidamento: sul fronte dei traffici, nonostante lo stop al carbone per la chiusura di Tirreno Power, il saldo sarà positivo, +1%
A disposizione anche un avanzo di amministrazione di circa due milioni che vanno ad aggiungersi a 40 milioni accumulati negli anni precedenti. “Sarà da questo tesoretto che l’Autorità Portuale potrà trarre i fondi per l’ acquisto del 64% delle quote di Vado Intermodal Operator – ha detto il presidente Gianluigi Miazza – per le quali saranno impiegati 23 milioni di euro”.
“Con il comitato di oggi abbiamo messo nero su bianco almeno il 90% di tutte le opere che vanno realizzate da qui al 2017. Il prossimo sarà un anno importante che ci farà crescere ancora di un gradino nella scala della portualità italiana. Quest’anno e nel 2015 complessivamente sono girati investimenti per 40/50 milioni di euro che saliranno a 70/90 tra il 2016 e il 2017. Tutto questo tenuto conto dello stato di avanzamento della piattaforma Maersk”.
“Il caso Vio è ora al vaglio della Corte dei Conti a Roma ma riteniamo che entro l’anno potrà esserci il via libera definitivo per l’acquisto delle quote. Mentre siamo ottimisti anche per il mantenimento dell’autonomia del porto di Savona nel quadro della futura riforma sui porti il cui iter sarà avviato con il decreto sblocca Italia a partire dal prossimo 13 novembre. Quando infatti sarà pronto il nuovo piano della logistica nazionale e quanto comunicheremo al Governo i nostri investimenti per 700 milioni che sono in cantiere confido che saremo tra quelle Autorità Portuali che potranno restare ancora in vita anche perché finora questi numeri ci hanno garantito di andare avanti” ha concluso.
Tra gli interventi, per quanto riguarda il bacino di Savona, si prevede il riassetto degli spazi di deposito (risistemazione del capannone T3 e demolizione del T1), l’implementazione del sistema di movimentazione delle rinfuse solide e opere di manutenzione (complessivamente 10 milioni e 300 mila euro); l’attraversamento ferroviario nella zona del Prolungamento a mare e il riordino della spiaggia Eroi dei due Mondi (in totale 700 mila euro).
Nel caso del porto di Vado, andranno avviati o completati diversi interventi funzionali alla realizzazione della piattaforma multipurpose: la riorganizzazione degli impianti delle attività rinfusiere, ovvero gli oleodotti (2.365.000 euro); la costruzione del raccordo stradale di accesso in sovrappasso all’Aurelia, il cui cantiere è partito nei giorni scorsi (6.750 milioni), il riassetto della viabilità retroportuale e del sistema di varchi, (350 mila euro come prima tranche), l’adeguamento del terminal ferroviario (400 mila euro) e gli impianti per l alimentazione elettrica della piattaforma (2.400 mila euro); la risistemazione dell’alveo del rio Solcasso per limitare l’erosione del litorale (complessivamente 1,5 milioni); la risagomatura del terrapieno di Zinola con la sistemazione degli arenili tra i comuni di Savona e Vado (700 mila euro); interventi a sistemazione delle aree demaniali a porto Vado (565 mila euro).
A partire dal 2016 tra gli interventi previsti, ci sarà quello di mitigazione e compensazione ambientale ricompresi nell’Accordo di Programma per la realizzazione della piattaforma multipurpose, tra cui la realizzazione di nuove abitazioni per il trasferimento dei residenti nell’area “Gheia” (prima tranche di 3 milioni); la realizzazione della nuova diga a Vado con i primi lavori per 38 milioni di euro; la riqualificazione dell’area a margine delle zone portuali a ponente di Bergeggi mentre a Savona l’implementazione del sistema di rinfuse alla darsena Alti Fondali (primo blocco di 2,5 milioni di investimento).











