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Caccia, molti volatili abbattuti nel finalese. L’Enpa: “Micidiale contraerea durante la migrazione”

volatile Enpa

Finale L. “Hanno tirato un sospiro di sollievo molti residenti sulle alture delle Manie, sopra Finale ligure oggi, giorno settimanale, assieme a venerdì, di “silenzio venatorio” ovvero di sospensione di ogni attività di caccia. Quelli di sabato e domenica sono stati infatti giorni di intensa fucileria, che ha turbato il week end di molte persone. Era infatti in atto il “passo” dei colombacci e, forti di un calendario venatorio fatto a loro misura e desiderio, i cacciatori hanno potuto praticare dal 1° ottobre il loro “sport” contro questi volatili, alle prese con le fatiche immani della migrazione post-riproduttiva e che, invece di una meritata sosta per riposare, cibarsi ed abbeverarsi, sono stati accolti da una micidiale “contraerea”. Così l’Enpa torna ad attaccare l’inizio della caccia nel savonese.

“Molti volatili sono stati abbattuti, altri sono andati a rifugiarsi nei giardini recintati di qualche villa, dove uno è caduto ferito; raccolto da un abitante impietosito è stato poi preso in consegna dai volontari della Protezione Animali savonese ma, malgrado le cure, è morto nella notte”.

Dai dati ufficiali diffusi dalla Regione Liguria, in base alla lettura dei tesserini compilati dai cacciatori stessi, risulta che nella passata stagione venatoria i cacciatori liguri hanno ucciso, tra i 279.000 animali selvatici, 13.700 colombacci, di cui 2.400 in provincia di Savona: “Numeri che si commentano da soli” conclude l’Enpa.