Cronaca

Arrestato per stalking verso gli operatori della comunità “L’Ancora”, non è imputabile: assolto

tribunale Savona aula

Varazze. Assolto perché non imputabile al momento del fatto. Si è chiuso con questa sentenza il processo al ventenne egiziano, Mohamed A., che era finito in manette lo scorso 9 ottobre con l’accusa di stalking nei confronti degli operatori della comunità “L’Ancora” di Varazze. Il giovane, su disposizione del giudice, era stato sottoposto ad una perizia psichiatrica per accertare la sua capacità di intendere e volere. La perizia ha confermato l’incapacità dell’imputato che, di conseguenza, non poteva essere processato.

L’esame ha anche accertato la pericolosità sociale del ventenne che sarà quindi sottoposto alla libertà vigilata per un anno. Nella prima udienza del processo per direttissima, in aula, Mohamed A. era apparso molto agitato: aveva dato in escandescenze e in più di un’occasione aveva alzato la voce. Durante la sua deposizione il ventenne aveva spiegato di essersi presentato più volte dalla comunità, della quale era stato ospite quando era minorenne, perché rivoleva indietro dei soldi, per la precisione 40 mila euro, che gli erano stati sottratti nella struttura. Il giovane aveva anche raccontato che sarebbe stato vittima di maltrattamenti: “Hanno cercato di avvelenarmi e uccidermi. Mi hanno messo dei vetri nel cibo” aveva detto in aula. Accuse che non avevano trovato alcun tipo di riscontro.

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