Albenga. Il “Gran Concerto per don Gallo”, inserito nell’ambito della manifestazione “Ottobre… De Andrè”, si è rivelato un grandissimo successo per la qualità degli artisti sul palco in un gremito Teatro Ambra.
L’apertura, affidata ai Liguriani, ha immediatamente creato una atmosfera coinvolgente e ricca di suggestioni. Salutati dai continui applausi del pubblico sono passati da struggenti canzoni popolari a virtuosismi straordinari culminati nello scioglilingua “Tiribi Taraba”, magistralmente interpretato da Fabio Biale.
A seguire la voce calda e pastosa di Aldo Ascolese, accompagnato dalla chitarra di Gianluca Origone, che ha eseguito quattro tra i più noti pezzi di Faber (“Via del Campo”, “La canzone di Marinella”, “Fiume Sand Creeck”, “Quello che non ho”), provocando brividi tra gli ascoltatori.
Unica presenza femminile sul palco Roberta Alloisio, con Fabio Vernizzi al pianoforte. Voce potentissima e chiara ha messo in luce le sue grandi qualità canore e ha ricordato la sua amicizia con don Gallo. Un ritratto del prete di strada, scomparso lo scorso anno, dominava la scena.
Una rappresentanza della Comunità di San Benedetto ha portato un saluto ai presenti e la celebre fionda a doppietta donata nel 2012 a don Gallo dai “Fieui di caruggi” come riconoscimento per le sue micidiali fiondate.
Vero protagonista della giornata è stato Cristiano De Andrè. In forma smagliante ha incantato il pubblico con le sue poesie in musica. Profondamente toccato dai fatti di Genova non ha esitato a scagliarsi contro la classe politica responsabile, a suo dire, di tali disastri. Toccante il suo ricordo del padre e la dedica di una canzone alla madre. Un De Andrè umano, sensibile, desideroso di comunicare in libertà come succede quando ci si trova tra amici.
Indimenticabile, infine, l’esecuzione improvvisata di “Creuza de ma’” insieme a tutti i musicisti del “Gran Concerto” e a Danila Satragno e a Vladi dei Trilli, presenti tra gli spettatori.





