Soppressione treni, Vesco in Consiglio regionale: “Inevitabile per sanare i conti”

treni fermi

Liguria. Raffaella della Bianca (Gruppo misto) ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sulla riprogrammazione del servizio ferroviario sul territorio ligure che ha soppresso 21 treni, 3 in giorni lavorativi e 18 in giorni festivi, per bilanciare, in parte, i tagli attuati dal Piemonte nelle tratte di sua competenza.

Secondo il consigliere questi tagli causano pesanti disagi a tutti i pendolari e ad un gravissimo calo del turismo in una regione come la Liguria a vocazione turistica. Dopo avere evidenziato che “le infrastrutture liguri versano in condizioni critiche, chiedo alla giunta se intenda riferire quale sia, allo stato attuale, il quadro generale della mobilità nella nostra regione; e se questa riprogrammazione del servizio ferroviario sul territorio ligure penalizzerà il turismo della nostra regione”.

In aula Della Bianca ha sottolineato che sul trasporto ferroviario gravano numerosi problemi, tra gli altri il collegamento con Milano che, a suo avviso, viene assicurato in larga misura con convogli molto vecchi. Il consigliere ha inoltre lamentato il fatto che nella stazione di Principe, dove sono stati appena ultimati alcuni interventi, già si sono presentati problemi strutturali. Ha quindi sottolineato la necessità di verificare come vengono fatti appalti e lavori.

Per la giunta ha risposto l’assessore ai trasporti Giovanni Enrico Vesco il quale ha innanzitutto sottolineato che sono aumentate le tariffe dei biglietti dell’intercity, non compresi nel contratto di servizio su cui la Regione quindi non ha alcuna competenza, ma non quelle dei biglietti dei treni regionali.

Vesco ha quindi puntualizzato che le soppressioni, a decorrere dal mese di marzo, sono state necessarie per riequilibrare il conto economico con Trenitalia, dopo il taglio effettuato dal Piemonte nei confronti della Liguria e al quale ha dovuto sopperire l’amministrazione regionale, ripristinando alcuni di quei treni soppressi.

Vesco ha inoltre ricordato che “la Regione ha potenziato il servizio durante l’estate, sottoscrivendo un accordo con la Regione Piemonte. Son stati inseriti 7 treni del mare che quest’anno per la prima volta partivano, oltre che da Milano, Bergamo e Brescia, anche da Lecco. Sono stati condivisi i costi con la Regione Lombardia”.

L’assessore ha ribadito che “quell’accordo va ampliato, se possibile, estendendo il servizio non più solo ai fine settimana, ma anche ai giorni feriali”.

“Oggi ci troviamo in una condizione ancora legata a un rapporto economico con Trenitalia che è sbilanciato, tant’è vero che per quei treni che avevamo introdotto per sopperire ai tagli del Piemonte – lo abbiamo già annunciato e c’è stata anche una delibera di giunta – dal 1° settembre non siamo più in grado di onorare l’impegno economico molto gravoso per la nostra Regione. Abbiamo detto a Trenitalia di revocare tutto”.

Dal canto suo il Piemonte, riconoscendo che per i suoi cittadini è un servizio importante, si è accollato l’onere di pagare non più solo dal 10 giugno al 1° settembre come era nelle intenzioni iniziali, ma di prorogare fino a domenica 14. L’assessore ha detto che la scelta è stata dolorosa ma “inevitabile perché sul contratto di servizio non riusciamo a trovare risorse aggiuntive e abbiamo l’impegno di chiudere questi 6 anni di contratto senza debiti e senza passività nei confronti di Trenitalia”.

Della Bianca ha ribattuto che sulle tariffe intercity benché la Regione non abbia competenza diretta, deve far valere un margine di contrattualità: “La Regione – ha affermato – qualcosa dovrebbe dire”.