Savona. Atraverso un’interpellanza che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale del 25 settembre il Movimento 5 Stelle lancia l’allarme sul recente bando regionale che consente ai privati l’assegnazione per l’uso in 12 anni di foreste demaniali.
“Sotto l’espressione ‘salvaguardia e rilancio agricolo e silvoforestale dell’entroterra’ si nascondano ben altre mire di sfruttamento – criticano i grillini – Riconosciamo auspicabile un utilizzo rispettoso del bosco che prevenga incendi e malattie endemiche, rinnovando selettivamente la vegetazione, ma qui siamo in tutt’altra e pericolosa direzione. Ci vorrebbero economia diffusa e microimpresa locale, partendo dai boschi privati e non dagli indispensabili polmoni verdi demaniali”.
“Temiamo che i privati possano sfruttarli intensivamente per biomasse demandando a imprese esterne o abbattere indiscriminatamente gli alberi o costruire strutture improbabili parchi nel bosco, danneggiando l’equilibrio delicato della vegetazione e della fauna”, dichiarano gli attivisti del movimento.
“Quali saranno i controlli e come verranno effettuati date le già croniche carenze di personale impiegato sul territorio in attività di polizia municipale? – si chiedono – Il Comune di Savona risulta privo di un regolamento di polizia rurale lasciando quindi adito a interpretazioni su controlli e sanzioni”.
“Chiediamo all’amministrazione quale posizione intenda prendere nei confronti dei 220 ettari della foresta demaniale di Cadibona – concludono i 5 Stelle – un patrimonio che andrebbe rispettato e rivalutato per tutti i cittadini e non consegnato ad oscuri interessi economici”.