Savona. Il caso di una lavoratrice della Uil, sanzionata dall’Agenzia delle Entrate per una errore nella compilazione dei redditi e che ha ritirato la propria iscrizione dal sindacato, è intervenuto direttamente il segretario provinciale della Uil Giuseppe Giangrande, che ha risposto alla donna che si era rivolta al Caf della Uil per la dichiarazione dei redditi.
Sono dispiaciuto che abbia deciso di non più aderire alla nostra organizzazione, per un comportamento non conforme alle sue aspettative da parte di un servizio collaterale alla Uil. Le chiedo scusa per le lungaggini e le incomprensioni sin qui giustamente lamentate. Purtroppo, dopo il nostro incontro, un intoppo procedurale non ha consentito il rimborso.
“Trasmettendoci o copia dell’avvenuto pagamento o copia dell’accettazione della domanda di dilazione da parte dell’ente preposto, siamo pronti al rimborso del dovuto a mezzo conto corrente su IBAN a nostra conoscenza o ad altro che ci vorrà comunicare” precisa il segretario Uil.
Tutto nasce da un errore nella compilazione della dichiarazione dei redditi del 2008 della donna, che aveva usufruito dell’assistenza del Caf della Uil di corso Tardy e Benech.
Il documento, secondo quanto rilevato dall’Agenzia delle Entrate, conteneva un errore per il quale il Fisco ha chiesto al contribuente di restituire la somma non dovuta, circa settecento euro tenendo conto anche di sanzioni e interessi. Dopo aver ricevuto la lettera la dipendente pubblica si era rivolta alla Uil per chiedere che il sindacato su assumesse la propria responsabilità in ordine al pagamento della sanzione e degli interessi, ma non aveva mai avuto una risposta.
