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Regione, discariche. Bagnasco (FI): “Danno economico per i cittadini”. Preoccupazione dei sindacati

Cairo discarica Filippa

Regione. “Il ritiro della legge 21 provocherà una situazione insostenibile dai Comuni e sarà un danno economico per tutti i cittadini liguri”. Lo ha dichiarato Roberto Bagnasco, esponente regionale di Forza Italia, che ha annunciato un’interrogazione in Regione sulla questione.

“Questo ritiro è un obbligo che deriva, in maniera inusuale, dai rilievi avanzati dal Governo sulla sua incostituzionalità dato che la legge regionale non può modificare la normativa europea e derogare ad adempimenti di legge nazionale”, dichiara il consigliere regionale.

“La responsabilità di questa situazione – continua Bagnasco – è imputabile in maniera esclusiva alla Regione Liguria per la mancanza di scelte operate dalla Giunta che non hanno mai rispettato adeguato le normative regionali alle indicazioni della comunità europea e del governo. La Giunta regionale è anche responsabile di non aver consentito agli enti locali di raggiungere gli obiettivi prefissati di legge sulla raccolta differenziata – attacca il forzista – Nel 2013 le percentuali di raccolta differenziata sono la metà di quelle previste dalla normativa e hanno causato così le indagini della Corte dei Conti su 17 Comuni liguri”.

“L’assessore Paita ritira una legge da lei stessa sottoposta al Consiglio – critica Bagnasco – È la dimostrazione di come la Regione abbia fallito in maniera clamorosa e disastrosa, la situazione si ripercuoterà in modo devastante per i cittadini con un notevole danno economico. I contribuenti pagheranno in toto l’aumento previsto della Tari di 2 milioni di euro per il conferimento dei rifiuti fuori Regione. Alcuni sindaci e assessori hanno già cominciato a pagare, come è stato chiesto loro dalla Corte dei Conti”, conclude Roberto Bagnasco.

Anche i sindacati confederali hanno chiesto un incontro urgente sul tema. “Con profonda preoccupazione – scrivono le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil – apprendiamo che la Giunta regionale ha deciso di ritirare il provvedimento e conferire i rifiuti liguri negli impianti piemontesi, in attesa della realizzazione dei progetti di adeguamento da parte delle aziende liguri. Uno scenario simile comporterebbe un aggravio di costi per impegnare risorse aggiuntive a bilancio in una situazione già resa precaria dai tagli ai trasferimenti e dalla necessità di realizzare investimenti straordinari”.

“Inoltre viene messa a rischio la prosecuzione dell’attività lavorativa di centinaia di dipendenti – dichiarano ancora le organizzazioni sindacali – Chiediamo di essere messi a conoscenza dello stato della situazione e delle misure che la Regione intende intraprendere per garantire la realizzazione degli investimenti e il conseguente adeguamento degli impianti, evitando conseguenze per l’attività lavorativa e limitando il più possibile i costi aggiuntivi”.