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Reefer, i lavoratori dicono sì all’accordo: 102 sì e 15 no. Vittoria di Cisl e Uil, divisa la Cgil

Protesta Reefer Vado

Vado L. L’assemblea dei lavoratori Reefer ha detto sì, a larga maggioranza, al verbale di accordo sottoscritto all’Unione Industriali di Savona, che prevede una riduzione della mobilità, da 66 a 27 unità, con l’avvio delle procedure di ricollocazione per le maestranze all’interno dei progetti di sviluppo portuale previsti per il comprensorio di Savona-Vado, con l’ausilio di corsi di formazione, secondo una intesa già sottoscritta nel dicembre scorso in Autorità Portuale.

Al termine dell’assemblea, su 117 votanti, 102 i favorevoli all’accordo, 15 quelli contrari. Per Cristiano Cestelli, della Rsu Uil, che ha sostenuto al tavolo di trattativa l’accordo: “La risposta dei lavoratori è stata chiara e premia la volontà di dialogo e trattativa, condotta in particolare da Cisl e Uil”.

“Naturalmente 27 esuberi sono pesanti da accettare, tuttavia ci sono accordi precisi sul fronte della ricollocazione e da subito sarà necessario operare per rendere concreto un aspetto decisivo dell’intesa” conclude Cestelli.

Rimane la divisione sindacale, ed in particolare nella Cgil, con il sindacato che continua a ribadire che prima dell’accordo era indispensabile ottenere impegni scritti, nero su bianco, sul fronte delle ricollocazioni, con tempi e modalità precise. Per la segreteria Cgil allo stato attuale garanzie non ce ne sono ancora.

Ora si dovrà definire l’accordo e delineare il piano per trovare nuova occupazione ai lavoratori Reefer in esubero. “Istituzioni e operatori portuali devono fare la loro parte, le professionalità ci sono così come gli investimenti e le risorse. La posizione della Cgil era condivisibile, ma tecnicamente non percorribile per la trattativa e per dare mandato ai piani di ricollocazione del personale in esubero” sottolinea Roberto Speranza della Fit-Cisl.