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Quiliano, Isetta all’attacco: “Tagliati fuori dalla discussione sul bilancio, documenti ricevuti troppo tardi”

comune quiliano

Quiliano. “Il Gruppo Consiliare Progetto Comune ha ritenuto nel Consiglio Comunale di Quiliano del 3 settembre di esprimere un forte rammarico per non avere avuto i tempi tecnici per poter proporre eventuali modifiche al bilancio previsionale 2014, presentatogli dalla giunta nei tempi non idonei a poter esercitare la propria funzione”. L’attacco arriva, per mezzo di un comunicato stampa, dalla minoranza di Quiliano, capitanata dall’ex sindaco Nicola Isetta.

“In particolare abbiamo criticato il metodo e i tempi con i quali ci sono stati presentati i dati contabili – continuano dal gruppo – e la mancata conoscenza degli Indirizzi di Governo che il Sindaco in quella seduta si è riservato di presentare in seguito. La scelta di metodo attuata dell’Amministrazione Comunale per preparare, presentare e gestire questo bilancio previsionale la riteniamo non corretta sul piano politico/amministrativo e sul piano tecnico/gestionale”.

La squadra di Isetta ricostruisce la vicenda: “L’Amministrazione Comunale ci ha presentato la manovra complessiva del piano alla Commissione dei Capigruppo sabato 30 Agosto 2014, precisamente due giorni liberi prima del Consiglio Comunale di mercoledì 03 Agosto 2014. L’ordine del giorno e le pratiche del Consiglio Comunale, ci sono pervenute tramite PEC il giorno giovedì 28 alle ore 13,00 e di fatto abbiamo avuto a disposizione, per la prima volta, tutte le pratiche e i documenti relativi ai contenuti della manovra tributaria (fondamentali e propedeutiche per la valutazione delle entrate e del bilancio) dal giorno venerdì 29 Agosto 2014”.

“I Consiglieri Comunali, come da Regolamento Comunale, hanno la possibilità di presentare emendamenti al bilancio almeno 6 giorni prima di quello previsto dell’approvazione del bilancio – chiariscono da Progetto Comune – nel nostro caso la data ultima utile sarebbe stata il 28 agosto 2014”.

“Ci pare dovere evidenziare in questa sede come di fatto sia stato leso il diritto dei Consiglieri Comunali – attaccano – e in particolare quello della minoranza consigliare di poter avere elementi fondamentali e certi per poter esprimere una valutazione complessiva sulla manovra tributaria e conseguentemente sulla manovra entrate e sul bilancio stesso. Oltre agli aspetti formali e sostanziali riteniamo sia una scelta discutibile, di fronte a un bilancio così problematico, come ci è stato presentato, scegliere di non rendere pienamente partecipi un gruppo Consiliare che rappresenta di fatto il 50 % della comunità votante”.