Calizzano. Basta con le logiche di partito, bisogna muoversi pensando al territorio. Questa la posizione del sindaco di Calizzano Pierangelo Oliveri, che fa sentire forte la sua voce per spiegare le proprie scelte dopo la pubblicazione delle liste per le prossime elezioni provinciali, nelle quali il sindaco compare nella squadra dei moderati sostenuta da Forza Italia.
“La posizione mia e del gruppo ‘Obiettivo Comune per Calizzano’ con riferimento alla formazione dei nuovi istituti rappresentativi provinciali è stato da subito chiara, sempre la stessa e confermata – spiega Olivieri in un comunicato – ritengo e riteniamo importantissimo che in detto contesto il nostro territorio, quello dell’Alta Valbormida, possa trovare rappresentazione, per potere portare e fare sentire le proprie esigenze e necessità, inderogabili e fondamentali”
Una necessità che si sarebbe dovuta tradurre in una lista unica, condivisa da tutti: “Abbiamo partecipato agli incontri ed al percorso che ha portato alla scadenze ed agli impegni di oggi, sostenendo fortemente l’assoluta opportunità di una lista unica che purtroppo non si è potuta realizzare. Parimenti, quando richiesto, ho ritenuto coerente non dichiararmi non disponibile ad impegno coerente, ritenendo incompatibile con quanto affermato e sostenuto negare appunto la propria potenziale disponibilità”.
“All’inizio di questa settimana ho e abbiamo dovuto prendere atto di come quel percorso, che era stato presentato come finalizzato a costituire una rappresentanza territoriale e condivisa, aveva portato invece alla realizzazione di una lista prettamente politica, espressione di uno specifico partito, che con propri esponenti ne compone pressocché la totalità – denuncia Olivieri – Preso atto di quanto sopra abbiamo come gruppo deciso all’unanimità di non impegnarci in un contesto che non avrebbe affatto rappresentato quanto si era inteso e impegnarci e impegnarmi, quale espressione di una lista comunale civica, come componente indipendente in una lista parimenti civica”.
“Confido e confidiamo di potere in questo modo raccogliere la condivisione e la rappresentanza di quegli amministratori comunali, che sappiamo essere tanti, che vogliono svolgere il loro incarico e mandato in maniera che prescinde da logiche e ragionamenti che non sono quelli propri e fondamentali del territorio”, conclude Olivieri.



