Loano. L’occasione della festa di fine estate al Wine Bar Vittorino di Loano ci ha permesso di intervistare uno dei “mostri sacri” dei dj italiani, Joe T Vannelli, al secolo Giuseppe Troccoli, catanese classe
1959, in giro per le discoteche di mezzo mondo dal lontano 1977.
“Il motivo di tante chiusure in Riviera? Sicuramente i costi di gestione, che sono sempre più alti, hanno costretto a chiudere i tanti club e locali che c’erano – spiega Joe T. Vannelli -. Magari su un biglietto di 20 euro di biglietto il 22% è Iva, poi c’è la SIAE, il personale ed il beverage, è difficile andare avanti per un imprenditore del settore. E’ diventato un lavoro molto complicato, anche perché lo Stato certamente non sta aiutando il mondo delle discoteche e l’industria del divertimento”.
“La crisi del settore c’è, in particolare in Liguria e lo vivo quotidianamente nel mio lavoro: amo l’Italia ma ormai il 50% delle mie serate le faccio all’estero” aggiunge.
E se le discoteche ed i club non ci sono più, ecco la formula del dj nel pub, come avvenuto nella serata al Vittorino di Loano. “E’ anche giusto stare qui, la gente che non può fare le ore piccole può bere e ascoltare buona musica. E alcuni locali possano rappresentare in futuro un buono spazio per i dj”.
“La musica non morirà mai e si continuerà sempre a ballarla, ci sarà sempre un sistema in grado di aggregare e far divertire le persone” conclude Joe T Vannelli.