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Ecco i nuovi “cercatori d’oro”, con metal detector a caccia di monete e oggetti fotogallery

Savona. In tempo di crisi si scoprono, o meglio si riscoprono nuove attività. Tra queste, nell’estate savonese, c’è quella della nuova frontiera dei cercatori d’oro, chiaro non quelli che siamo abituati a conoscere nei film e nei romanzi di fine Ottocento e primi del Novecento, ma quelli dei giorni nostri che armati di metal detector girano le spiagge ed i litorali del savonese e della Liguria a caccia di oggetti rari e curiosi persi dai bagnanti sulle spiagge della riviera, ma anche monetine e, in caso di buona sorte, anche preziosi.

“Più che oro moneta, anzi monetine, visto i tempi che corrono…A fine stagione, con gli stabilimenti chiusi, si trova un po’ di tutto: tappi e pezzi di ferro, ma anche oggetti particolari, giochini per bambini, macchinine e se va bene qualche moneta…Raramente, qualcosina d’oro” afferma Marco, uno dei nuovi “cercatori d’oro”.

“Naturalmente è una attività che si svolge per pura passione. E’ un po’ come andare a funghi, senza sapere cosa si possa trovare…Dipende anche dalla strumentazione che si usa, in quanto ci sono metal detector da 100-200 euro fino a quelli più costosi e sofisticati e che rilevano più oggetti”.

Tra la strumentazione del nuovo “cercatore d’oro” il “pinpoiter”, che serve per le localizzazioni precise degli oggetti una volta individuate, magari sotto la sabbia o terriccio.

“E’ una attività che si può fare in spiaggia ma anche nell’entroterra, nei campi agricoli, dove si possono trovare oggetti di valore storico e culturale. Ci sono giornate nelle quali posso svolgere una ricerca di 4-5 ore al mattino ed altrettante al pomeriggio: da alcune parti ti vedono male, altri sono più curiosi e vogliono magari provare questa attività. Il consiglio? Iniziare dalla spiaggia e con metal detector di primo livello” conclude.