Ceriale. Comune chiuso al sabato mattina. Pavimento della pineta pericoloso. Buche delle lettere assenti, così come i cestini per i rifiuti. Servizio porta a porta “scadente e carissimo”. Strada panoramica divenuta una discarica. Negozi di alimentari assenti sul lungomare.
Questo, secondo il consigliere di minoranza Luigi Giordano, sarebbe il desolante ritratto della città dipinto da due turisti infuriati. “Casus belli” la rimozione dell’auto di uno dei due dalla Ztl: “Ha iniziato ad esternare la sua opinione su Ceriale e i suoi servizi, maledicendo con veemenza tutta l’amministrazione compresa l’opposizione. Ho evitato di litigare facendo finta di non aver sentito ma il messaggio era chiaro e forte”.
Al primo turista se ne sarebbe aggiunto ben presto un secondo, che avrebbe iniziato a lamentarsi del fatto che in paese alcune cose non funzionano come dovrebbero. “Diceva che Ceriale non è più quella di qualche anno fa quando anche al sabato mattina poteva sbrigare le pratiche comunali – racconta Giordano – adesso gli uffici al sabato sono chiusi e per lui è diventato insostenibile prendersi un giorno di ferie”.
Nel prosieguo del confronto sarebbe iniziato il lungo elenco di critiche alla città. “Questi turisti esprimevano malcontento, irritazione e nervosismo perché, ad esempio, solo per imbucare una cartolina devono andare fino alla posta e neppure in piazza esiste una buca per le lettere. Secondo loro inoltre la pavimentazione della pineta è in condizioni di pericolosità per via degli avvallamenti dovuti alle radici dei pini, dove dalle chiome degli alberi passeggiano indisturbati i topi – continua il consigliere – Questo l’avevo già fatto presente io all’ufficio Ambiente ma nessuno si è ancora mosso”.
“Poi hanno attaccato il servizio di porta a porta – prosegue – secondo loro scadente e carissimo, facendomi notare come tutta via degli Orti non ha neppure un cestino dei rifiuti per circa 2 chilometri. Anche questo l’avevo fatto notare con una interrogazione ma pare sia passato nel dimenticatoio. E ancora, sempre secondo i turisti, la strada panoramica è divenuta una discarica con i rami che ormai ostruiscono la visuale. Uno dei due si è lamentato inoltre del fatto di dover andare a fare la spesa in auto per il semplice motivo che non esiste un negozio di alimentari in tutto il lungomare, dal Torelli al Moresco”.
“Da parte mia ho cercato di difendere l’amministrazione, spiegando che abbiamo fatto i fuochi di San Rocco e che avevamo le luci di Natale tutto l’anno accese sul pontile, ma i teppisti le hanno danneggiate – ironizza il consigliere – poi gli ho ricordato che tutti gli anni d’estate facciamo venire Baldini e i suoi comici con solo 40 mila euro da parte del comune, che poi arrotonda con la vendita dei biglietti, e in più gli sponsor, e ci fa tanto divertire e ridere. E poi certe volte vengono anche i maghi. Ma non credo di averli convinti”.
Giordano, che pur si dice consapevole “che la gente comune tende ad esagerare, un po’ come su Facebook”, conclude individuando l’ultimo errore della nuova amministrazione: “Il vero elemento tragico è nel bilancio appena approvato, con la vendita della farmacia per fare il palazzetto dello sport, ulteriore catastrofe inevitabile che renderà vittime civili. Ditemi se queste sono le priorità di un paese che sta chiudendo? – chiede Giordano – Questa stanchezza amministrativa spiega il progressivo isolamento di Ceriale che non riesce neppure a collegarsi con una semplice passerella a Borghetto e nell’opinione dei cerialesi affluisce un forte disagio nemmeno più travestito da festa”, conclude.