Albenga. Sono ore decisive e di forte attesa per la sentenza della Corte Suprema Indiana per il caso dell’albenganese Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, ancora rinchiusi in carcere a Varanasi in India accusati dell’uccisione del loro compagno di viaggio Francesco Montis.
E dopo la condanna all’ergastolo in primo e secondo grado e numerosi rinvii nell’iter processuale ecco che domani, martedì 9 settembre, potrebbe essere pronunciata la parola fine a questa vicenda che ha visto i due ragazzi con la sentenza della Suprema Corte Indiana.
Nel caso la Corte Suprema di Delhi decida per l’assoluzione Tommy ed Eli potranno tornare a casa. Se sarà confermerà la condanna, verrà chiesta l’applicazione dell’accordo siglato nel 2012 tra Italia e India sul trasferimento delle persone condannate: i due potranno quindi scontare la pena in Italia.
In questi giorni la macchina diplomatica si è messa in moto, con l’interessamento diretto del governo. I genitori di Tomaso sono già arrivati in India ed hanno avuto un colloquio con l’Ambasciatore Daniele Mancini. Inoltre, i genitori hanno potuto incontrare in carcere Tomaso: grande ansia e trepidazione per il pronunciamento della Suprema Corte.
“Tomaso è in gran forma, fisico asciutto e mente serena. Non ci resta che attendere fiduciosi di poter scrivere il finale. Speriamo che questo incubi che dura da quattro anni possa finire” ha riferito la mamma Marina Maurizio.