Calice Ligure. Il 20 dicembre del 2012 la gioielleria “I Gioielli della nonne e…” di piazza Massa a Calice Ligure era stata rapinata da due banditi con il volto coperto da passamontagna, uno dei quali armato con una pistola apparentemente non giocattolo, che erano riusciti a fuggire con un bottino del valore di tredicimila euro tra i gioielli esposti nelle vetrine e quelli della cassaforte. Un colpo per il quale, dopo mesi di indagini, erano finiti in manette in tre: due degli autori materiali della rapina Massimiliano Cavallone, 45 anni di Borghetto, Giovanni Costanzo, di 26 di Ceriale ed il complice, Antonio Numeroso, di 30, che, fingendosi cliente, quel giorno secondo gli investigatori li aiutò.
Questa mattina due di loro, Costanzo e Numeroso (attualmente entrambi ai domiciliari), hanno definito la loro posizione davanti al collegio del tribunale di Savona: al primo, che il 9 luglio di un anno fa era già stato condannato per un’altra tentata rapina a due anni e due mesi di reclusione e 600 euro di multa, è stata inflitta una pena totale (in continuazione) di tre anni e due mesi e 1000 euro di multa; il secondo invece ha scelto di patteggiare due anni, due mesi e venti giorni di reclusione e 600 euro di multa.
Secondo quanto era stato ricostruito dai carabinieri del nucleo investigativo di Savona, che avevano arrestato i presunti responsabili in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, quel giorno Cavallone, alla guida di un’auto rubata la sera prima a Loano, aveva accompagnato Costanzo ed un altro complice alla gioielleria e li aveva attesi fuori. Costanzo invece era entrato nel negozio e, con l’aiuto di Numeroso che era già all’interno ed avrebbe impedito che la porta si chiudesse, si era fatto consegnare i preziosi dal gioielliere. I banditi si erano poi dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
Grazie alle indagini però i militari erano poi riusciti ad identificarli e ad evitare che Cavallone e Costanzo portassero a conclusione un sequestro di persona a scopo di rapina a danno di un’anziana di 84 anni di Finale: tenendoli d’occhio alla ricerca di prove sulla rapina alla gioielleria di Calice gli inquirenti avevano infatti scoperto il nuovo piano che i due stavano preparando.















