Albenga. Sopralluogo questa mattina da parte del Movimento 5 Stelle di Albenga al depuratore non funzionante di Bastia. Al centro i problemi di malfunzionamento con la richiesta di spiegazioni ai funzionari comunali presenti durante la visita all’impianto ingauno.
Presenti due membri del personale comunale e la ditta Amat spa di Imperia, incaricata con ordinanza del sindaco di ripristinare il funzionamento completo del depuratore. La capacità depurativa dell’impianto in questo momento è intorno al 20/30 per cento.
Il guasto è stato provocato probabilmente dall’alluvione del gennaio scorso, con la pioggia che ha interamente coperto tutte le vasche e le apparecchiature dell’impianto, compromettendo l’equilibrio della flora batterica e, di conseguenza, la capacità depurativa. Tra le ipotesi del malfunzionamento anche il progressivo aumento del carico insediativo e delle attività industriali e produttive, con un conseguente aumento della quantità di reflui e della carica inquinante da gestire.
“La manutenzione del depuratore non ha ancora risolto il problema della carica batterica dell’acqua che, ad oggi, esce non del tutto depurata dall’impianto e immessa nel fiume. Sicuramente a breve il problema verrà risolto, immettendo un nuovo ceppo di fanghi proveniente dal depuratore di Campochiesa o alimentando i fanghi di Bastia con prodotti specifici, con la speranza che ritornino a digerire la carica inquinante” afferma il M5S albenganese.
“Sicuramente il problema di questo impianto, costruito nel 1984, è la piccola dimensione che lo rende suscettibile a variazioni della capacità di depurazione non più tollerabili al giorno d’oggi. Certamente la soluzione migliore sarà collegare questo impianto e quello di Campochiesa, alla rete fognaria, e far convogliare tutti i reflui cittadini al nuovo depuratore consortile, qualsiasi esso sia (Borghetto S.S o Albenga)” conclude il M5S ingauno.



