Cronaca

Albenga, si chiude il processo per il crac “Morghi”: reati prescritti, non luogo a procedere

tribunale savona

Albenga. Non luogo a procedere per la prescrizione del reato. Così si è conclusa la vicenda giudiziaria per il crac della “Morghi srl” di Albenga, la società che gestiva la discoteca “Moghi” poi diventata “Horus”. A giudizio, con l’accusa in concorso ed a vario titolo di bancarotta fraudolenta, anche Andrea Nucera e altre quattro persone: Stefano Morro, 50 anni, Marco Ghini, di 49, Andrea Damele, di 47 e un avvocato di 43 anni.

Agli imputati erano stati contestati anche altri tre capi d’imputazione, per l’accusa di aver distratto somme e pagamenti non possibili in regime di fallimento, che però sono caduti per prescrizione.

Il fallimento della Morghi era stato dichiarato il 10 novembre del 2000 dal tribunale di Savona. Da lì l’inchiesta alla quale era seguita la richiesta di rinvio a giudizio del pm, Alessandra Coccoli per Morro (amministratore unico della società), Ghini (socio e amministratore di fatto), l’avvocato (procuratore generale), Damele e Nucera (questi ultimi due, rispettivamente presidente del consiglio di amministrazione e amministratore di fatto della società “Prima srl” alla quale sarebbero stati trasferiti beni della Morghi). Il processo si è quindi concluso con il non luogo a procedere.