Savona. Si è tenuta ieri, presso la Prefettura, una riunione della conferenza provinciale permanente che ha toccato diversi temi, in particolare usura, estorsione, accesso al credito.
Nello specifico, all’ordine del giorno vi erano i seguenti punti: elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio (cosiddetta “white list”); usura ed estorsione; accesso al credito, con particolare riguardo all’imprenditoria femminile.
Alla riunione, presieduta dal prefetto Gerardina Basilicata, hanno preso parte i rappresentanti delle forze dell’ordine, degli enti locali territoriali, degli uffici pubblici interessati, dei sindacati e delle associazioni di categoria. Ha partecipato, inoltre, una significativa rappresentanza della Consulta provinciale femminile.
Per quanto concerne il primo punto all’ordine del giorno, il dottor Giuseppe Montella, viceprefetto vicario, ha illustrato le novità normative in materia di white list, con particolare riferimento agli articoli 29 e 32 del decreto legge 24 giugno 2014 n. 90, convertito con modificazioni nella legge 11 agosto 2014 n. 114, che hanno previsto nuovi obblighi di iscrizione ai predetti elenchi e nuovi poteri in capo al Prefetto, in materia di rinnovazione degli organi societari in caso si sospetti l’infiltrazione della criminalità organizzata.
Il Prefetto, il Questore ed i Comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza hanno quindi approfondito le problematiche concernenti i reati di usura e racket. La trattazione, che si inscrive tra le azioni di implementazione della sicurezza partecipata, ha riguardato le modalità di accesso al “Fondo di solidarietà per le vittime di usura ed estorsione”, che concede benefici economici ed elargizioni alle vittime di estorsione o mutui agevolati alle vittime dell’usura, sempre che la vittima proceda a denunciare gli episodi criminosi.
E’ stato quindi analizzato l’impatto che l’usura e l’estorsione hanno nel territorio savonese; è emerso che, sebbene tali fattispecie di reato non presentino una diffusione quantitativamente rilevante, è comunque importante la collaborazione degli operatori economici e la tempestiva denuncia di ogni episodio usurario o estorsivo, anche di lieve entità, al fine di stroncare sul nascere pericolose derive criminogene.
Il rappresentante della filiale di Genova della Banca d’Italia ha illustrato la dinamica del credito, con particolare riferimento alla realtà savonese, evidenziando come, nel contesto dell’attuale crisi economica, si assista ad una contrazione del credito, nella provincia, pari al 2,3%, nel periodo giugno 2013 – giugno 2014. Tale valore è in linea con l’andamento regionale che segna una flessione pari al 2,4% su base annua.
È stato, inoltre, rilevato che le imprese femminili, nella perdurante congiuntura economica avversa, hanno patito più di altre la stretta creditizia, dovendo, peraltro, scontare, mediamente, anche un maggiore costo del credito, rispetto agli imprenditori maschi. Proprio per venire incontro a tali imprese in condizioni di difficoltà, dal 14 gennaio 2014 è operativa la “Sezione Speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese”, dedicata alle imprese femminili.
A livello locale, è stata segnalata l’attività della Camera di commercio e delle associazioni di categoria, che operano nella promozione e nel sostegno alla creazione ed allo sviluppo dell’imprenditoria femminile, con iniziative e servizi per supportare sia le donne che vogliono creare nuove imprese sia le imprenditrici che hanno intenzione di ampliare la loro attività.
Da ultimo, la Presidente della Consulta provinciale femminile ha illustrato l’attività della Consulta in materia sociale, con particolare riferimento al fenomeno dell’usura e dell’estorsione, sottolineando l’importanza dell’odierna riunione per implementare la conoscenza dell’operato delle forze dell’ordine e, di conseguenza, la cultura della legalità.
In conclusione dei lavori, è stata sottolineata dal Prefetto la necessità di denunciare alle forze di polizia ogni episodio che possa costituire un campanello d’allarme, al fine di scongiurare il diffondersi dei reati di usura e racket, che incidono in maniera particolarmente odiosa sulla dignità e sulla libertà e delle persone.