Varazze. “La città, per ora, non ‘cambia storia’ come promesso dal sindaco nell’ultima campagna elettorale. E se la cambia, sarà sicuramente in peggio”. L’attacco diretto al sindaco di Varazze Alessandro Bozzano arriva da uno degli sfidanti alle elezioni della scorsa primavera, quel Gianantonio Cerruti che rappresentava la soluzione di continuità con la precedente giunta.
Nella tornata elettorale quella di Varazze è stata una delle situazioni più ingarbugliate della provincia, con Cerruti che si candidava insieme al sindaco uscente Delfino con l’appoggio di una parte di Forza Italia, quella facente capo a Melgrati, mentre un’altra corrente capeggiata da Andrea Valle supportava invece Alessandro Bozzano, che però era un “uomo Pd”, fuoriuscito dopo la scelta dei democratici di sostenere Marilena Ratto. Un guazzabuglio che ha portato a una delle votazioni più combattute della provincia (ai tre candidati si aggiungeva Gianni Way con il Movimento 5 Stelle): alla fine l’ha spuntata Bozzano.
I suoi primi tre mesi di mandato, però, secondo Cerruti non sono stati adeguati. “Più tasse, più tagli e più indebitamento per i cittadini di Varazze – attacca l’ex assessore – Analizzando gli strumenti di programmazione finanziaria approvati ieri sera dalla nuova amministrazione, in particolare il bilancio di previsione e il bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016, emergono dati inquietanti. Aumentano le tasse per i cittadini a seguito dell’applicazione delle nuove tasse – rivela Cerruti – TASI (all’aliquota massima del 2,5 per mille) e TARI (+17% per le utenze domestiche, le cui tariffe sono determinate dal continuo aumento dei costi di gestione del servizio di smaltimento rifiuti che passeranno da 3,82 mln del 2013 a 3,92 mln nel 2014)”.
“Con questi aumenti la nostra città perderà sicuramente il primato di comune con la pressione tributaria più bassa del savonese, poiché alla nuova amministrazione non importa mantenere il principio della ‘Low local taxation’ portata avanti con grandi sforzi dalla precedente amministrazione – è il rammarico di Cerruti – Abbiamo anche individuato una serie di tagli assurdi di alcuni capitoli di bilancio che penalizzeranno i servizi alla persona, la cultura, il turismo, l’istruzione pubblica, mentre abbiamo individuato aumenti non giustificati nei capitoli di gestione dell’illuminazione pubblica e del servizio smaltimento rifiuti”.
“Un buon amministratore non può tagliare la spesa sociale in periodi di grave crisi – attacca il capogruppo di Amo Varazze – e tantomeno tagliare pesantemente i capitoli del turismo e delle manifestazioni, che ricordiamo essere la prima industria della città, fonte primaria di investimento per generare reddito ai cittadini. Inoltre si è ravvisata all’interno del bilancio la previsione di assunzione di mutui, tra l’altro non debitamente motivati, per 1,5 mln e che provocherebbero lo sforamento certo del patto di stabilità, con ulteriori problematiche di natura finanziaria per l’ente”.
“Dall’analisi degli strumenti di programmazione finanziaria pluriennale non emergono obiettivi chiari e tantomeno l’idea di città tanto vituperata dall’amministrazione, che denota invece forti limiti di capacità di gestione del bilancio e dei conti comunali”, conclude Cerruti.