Savona. Manca ancora l’ufficialità, ma le notizie che arrivano non sono confortanti. Il 29 agosto potrebbe diventare la data che segna la fine dell’Autorità Portuale di Savona. Secondo le indiscrezioni che filtrano da Roma, nella bozza del testo sulla riforma del sistema portuale allo scalo di Savona sarebbe accostata la parola “soppressione”. Nessuno salvataggio quindi, ma la prevista cancellazione dell’autonomia del porto savonese così come era stato ipotizzato in un primo momento.
Salvo clamorosi dietrofront, il prossimo 29 agosto il Consiglio dei ministri darà via libera al testo della riforma che segnerà l’inizio della fine della Port Authority. Dopo mesi di battaglia sotto lo slogan “#giulemanidalporto” le speranze di salvare l’autonomia di Savona sembra ridotta a zero. Un provvedimento che rischia di creare un effetto domino anche sull’operazione Maersk, un’opera che, una volta a regime, tra l’altro garantirebbe a Savona-Vado di ottenere i volumi di traffico che lo renderebbe un porto principale, di conseguenza con la propria autonomia.
Davanti all’accormpamento però non è da escludere che Marsk possa tirarsi indietro: un’eventualità che potrebbe avere conseguenze disastrose visto che la costruzione della piattaforma è già in corso ed è già stata finanziata per 450 milioni, di cui 300 di investimenti pubblici.